Il tecnico ha parlato a Mediaset dopo il triplice fischio. Ha fatto i complimenti alla squadra, agli avversari, però l’arbitraggio ha di nuovo condizionato la sfida di Champions. Poi la frecciata a Filippo Galli
Complimenti al Milan e al suo Napoli. Soltanto critiche all’arbitro. Luciano Spalletti si congratula con gli avversari rossoneri, anche se Marciniak, così come Kovacs nel primo round a San Siro, ha qualcosa sulla coscienza: “Io all’andata l’arbitraggio non l’ho contestato. L’avete contestato voi! Ci siamo trovati tutti d’accordo, eccetto quelli che hanno la maglia del Milan, anche quelli che la indossano accanto a voi in tv…”.
Una frecciata immediata, probabilmente a Filippo Galli, opinionista in studio durante la trasmissione di Mediaset. “Stasera c’è un rigore netto su Lozano al 37′, nettissimo, gli gira proprio la caviglia. Si vede benissimo dai replay. Rischia di storcergli la caviglia. Un rigore che non si può non vedere, rigorissimo per noi. Non è un contatto, quello è un colpo!”. Poi sul rendimento degli esterni del tridente: “Abbiamo battuto 16 calci d’angolo, i cross si sono fatti, ma abbiamo preso pochi palloni. Guidare lungo la linea dell’area ti dà sempre la possibilità di fare un passante sul secondo palo, c’è sempre la possibilità di servire e fare uomo contro uomo perché il terzino opposto viene sempre a stringere in area. Kvara si è trovato 20 volte in uno contro uno, Calabria è stato molto bravo, ma a volte ha creato qualcosa di importante come a inizio ripresa quando poi calcia fuori”.
Il Milan ha avuto la meglio dopo una doppia sfida intensa: “Facciamo i complimenti al Milan per la qualificazione, vanno fatti perché ha giocato due partite riuscendo a capitalizzare il massimo e questo è sintomo di squadra matura, di calciatori che sanno scegliere i momenti. Che sanno quando pigiare sull’acceleratore e quando bisogna difendersi con tutta la squadra. Però i complimenti li voglio fare anche ai miei. Abbiamo condotto una Champions di grandissimo livello e anche stasera abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo pagato un po’ di ingenuità, di inesperienza nel leggere i momenti della partita”. Le condizioni fisiche di alcuni giocatori-top hanno complicato i quarti del Napoli: “Ci siamo arrivati con diversi calciatori col fiato un po’ corto, a cominciare da Osimhen che veniva da 20 giorni di stop. Ma sia all’andata che al ritorno abbiamo fatto noi la partita. Non siamo stati bravi dentro l’area di rigore a fare come hanno fatto loro l’unica volta che sono venuti dentro”.