In merito alla questione relativa ai migranti ha voluto dire la sua Eugenio Giani. L’esponente del Pd ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale’
Uno degli argomenti principali, negli ultimi mesi, nel nostro Paese non può che essere quello relativo ai migranti. Non tendono affatto a placarsi le polemiche che arrivano dall’opposizione che si scaglia contro il governo. L’ultimo, nella lista, che ha voluto “bacchettare” alcune decisioni prese dal team della Meloni è Eugenio Giani. L’attuale presidente della regione Toscana ed esponente del Partito Democratico ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale‘. Non è un mistero che il governo Meloni voglia azzerare la protezione speciale. La questione dell’accoglienza, a questo punto, diventa sempre più complicata.
Tanto è vero che è al centro delle numerosi questioni politiche. Proprio su questo Giani ha voluto dire la sua e fare il punto della situazione. Ci tiene a precisare che non è assolutamente contrario alla nomina del nuovo commissario, Valeri Valenti. Anzi, nel corso del colloquio fa sapere che è una persona che stima. Non è d’accordo con le mosse optate dal governo: “Non basta nominare un nuovo commissario per risolvere il problema dell’emergenza migranti“. Fa sapere di non trovarsi in linea con la questione che riguarda l’approccio. Tanto da fare alcuni esempi: quello che riguarda l’ordine pubblico.
Per Giani non ci sono dubbi: l’atteggiamento del governo, in questa vicenda, è a dir poco “poliziesco“. Tanto da aggiungere: “Bisogna guardare il fenomeno nella sua complessità, non pensare solo alla sicurezza“. L’esponente del Pd fa sapere che bisogna puntare sull’accoglienza, all’alfabetizzazione, all’inserimento sociale e lavorativo. Cose che, per Giani, fino a questo momento il governo non ha fatto. In merito a questa vicenda ha la soluzione: “Ci vuole un’intesa Stato-Regioni in cui tutti i soggetti sono coinvolti e ascoltati“.
Questione Cpr: “Non bisogna dare dei giudizi affrettati. Solo una minima parte dei migranti delinque. Una volta che arrivano nel nostro Paese buona alcuni di loro sono completamente disorientati. Ci vuole poco per cadere nelle mani della delinquenza”. In conclusione Giani opta per un cambio di strategia: “I centri per il rimpatrio devono diventare centri d’accoglienza integrata. I Cpr, con queste modifiche, dovranno essere luoghi di ascolto e di indirizzo“.