La situazione in Sudan è sempre più drammatica: nelle ultime ore c’è stato un attacco ad un convoglio diplomatico di un altro Paese
Non è affatto un mistero che da giorni, in Sudan, la situazione è a dir poco drammatica. In particolar modo per quanto riguarda il conflitto tra i “due generali” Abdel-Fattah al-Burhan e il vicepresidente filorusso Mohamed Hamdan Dagalo. Una situazione che è sfociata in scontri e violenze. Le ultime notizie che arrivano non sono affatto delle migliori visto che si è arrivati a quota 100 vittime. Un migliaio le persone che sono rimaste ferite (alcuni di loro anche in gravissime condizioni). Dal Paese nordafricano, però, arrivano altre terribili notizie. Ovvero quello di un attacco nei confronti di un convoglio diplomatico americano.
La notizia è stata comunicata nelle ultime ore. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che non ci siano vittime. Lo ha annunciato il segretario di stato degli USA, Antony Blinken. Quest’ultimo si è intrattenuto a parlare con i giornalisti a margine del G7 dove sono riuniti i ministri degli Esteri di quasi tutto il mondo. Lo stesso segretario ha annunciato che questa è una azione a dir poco irresponsabile e sconsiderata. Tutti gli occupanti sono salvi. Un attacco che, a quanto pare, sarebbe stato scatenato da parte delle Forze di sostegno rapido. Ovvero quelle che, da qualche giorno, stanno combattendo contro l’esercito regolare.
Sudan, attaccato convoglio diplomatico USA: nessuna vittima
Direttamente dal Giappone, proprio dove si sta verificando il G7, parte l’invito da parte di tutti i ministri degli Esteri a cessare immediatamente il fuoco in merito a quello che sta accadendo in Sudan. Non solo: molti rappresentanti hanno chiesto che venga avviato un possibile dialogo. Con tanto di comunicato ufficiale che arriva da Karuizawa.
“I capi delle diplomazie dei sette grandi fanno appello alle parti perché fermino immediatamente le ostilità, senza precondizioni. Invitiamo invitiamo tutti a rinunciare alla violenza, a tornare ai negoziati e a prendere provvedimenti attivi per ridurre le pensioni e garantire la sicurezza di tutti i civili“. Nel frattempo nel Paese aumenta, sempre di più, il terrore tra i civili che non possono uscire di casa.