Per l’associazione dei magistrati quello che ha fatto il Guardiasigilli costituisce “un grave precedente”
Altolà dei magistrati a Nordio. L’iniziativa da parte del Ministro Nordio di avviare un’azione disciplinare nei confronti dei giudici della Corte d’Appello di Milano, nel caso dell’imprenditore russo Artem Uss “non può che destare sconcerto e viva preoccupazione, rappresentando una inedita, non consentita e pericolosa interferenza del ministero nell’esercizio della giurisdizione”
La notizia che Nordio ha avviato l’azione disciplinare contro i giudici della Corte d’Appello milanese Monica Fagnoni, Micaela Curami e Stefano Caramellino, con l’accusa di aver commesso una “grave e inescusabile negligenza” per aver concesso il 25 novembre 2022 gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico al 40enne imprenditore russo Artem Uss. “L’iniziativa disciplinare ministeriale suscita grave preoccupazione perché costituisce un grave precedente che potrebbe legittimare anche in futuro una censura del merito giurisdizionale, per via disciplinare, con grave pregiudizio per la libertà del giudice di determinarsi in scienza e coscienza, prescindendo dai desiderata governativi“, è il commento dell’associazione autonoma di magistrati che porta il nome di Magistratura democratica