Dopo quasi tre ore di dibattimento, il Collegio di Garanzia per lo Sport presso il Coni deve decidere cosa fare
Il Collegio di Garanzia lascia il Coni, sentenza domani
Il Collegio di garanzia per lo Sport presso il Coni lascia la sede di Palazzo H, la prima a uscire è stata la Presidente Sandulli. Nessuno dei giudici ha detto nulla, ma la sentenza a questo punto con il possibile rinvio alla Corte d’Appello federale ci sarà domani mattina.
I legali della Juventus: "Vogliamo l'annullamento della sentenza"
“La sentenza impugnata è sbagliata, piena di errori, per questo chiediamo l’annullamento senza rinvio. La Juventus per le plusvalenze è già stata prosciolta con sentenza definitiva del maggio ’22», a parlare così è il legale della Juventus Maurizio Bellacosa, legale della Juventus, nel corso del dibattimento.
Il procuratore Taucer: "Rinvio alla Corte per una nuova valutazione..."
Clamoroso quanto avvenuto al Collegio di Garanzia per lo Sport presso il Coni. Dopo quasi tre ore di udienza e con accuse da una parte e dall’altra, i protagonisti escono dal Palazzo H del Coni e cominciano a dare le loro versioni. Il primo è il procuratore aggiunto della Figc Ugo Taucer: “Mi sento di dire che l’operato della procura è stato corretto e recepito dalla corte federale di appello nel giudizio di revocazione, le motivazioni di controparte non colgono il punto, riterrei di confermare l’ipotesi accusatoria e quindi sono per l’inammissibilità della pronuncia, ma mi soffermo su una eccezione: rispetto all’articolo 4 sotto il profilo della ‘carente’ motivazione temo che effettivamente che il profilo di colpa, nella sanzione in punti alla squadra vi sia una ‘carenza’ da apprezzare e valutare in un nuovo giudizio da parte della Corte”
Udienza terminata, il Collegio è in camera di consiglio
Dopo quasi tre ore è terminata, nel Salone d’onore del Coni, l’udienza sul ricorso della Juventus. Il Collegio di Garanzia dello Sport, presieduto dalla presidente Gabriella Palmieri Sandali, è ora in riunione in camera di Consiglio e sarà chiamato a pronunciarsi sul ricorso della Juventus in merito alla penalizzazione di 15 punti.
Si discute sulle plusvalenze ma verranno altri processi
E’ ancora in corso l’udienza per esaminare il ricorso della Juve davanti al Collegio di Garanzia presso il Coni, ma dietro l’angolo ci sono altre sventure per la Juventus. C’è da discutere sulla manovra legata agli stipendi per le stagioni 2019-20 e 2020-21. Una vicenda che riguarda tutti i calciatori della rosa della Juve più ovviamente lo staff tecnico, con Sarri (all’epoca tecnico della prima squadra) incluso. Alla Juve è contestato che in virtù degli accordi di riduzione delle mensilità non sia corrisposto un deposito dei successivi accordi di integrazione per recuperare quei soldi, sono delle scritture private mai andate sui moduli federali, quando in realtà dovrebbero essere depositate e annunciate come si dice in gergo. Ebbene questa mossa ha fatto risparmiare 90 milioni di euro.
All'udienza anche il Codacons e due associazioni
Fatto piuttosto singolare che hanno chiesto di costituirsi a giudizio pure il Codacons, e altre due associazioni di tifosi, come l’Associazione Club Napoli Maradona e lo Juventus Club Taranto Gigi Buffon. “Siamo qui per ottenere la conferma della prima sentenza perché il sistema plusvalenze ha alterato i campionati dal 2018 al 2021″, ha spiegato l’avvocato Enrico Lubrano mentre entrava in sala, il quale punta al ricorso al Tar per chiedere l’assegnazione dello scudetto al Napoli per la stagione 2018-2019, quando la squadra di Sarri arrivò seconda.
E' partita l'udienza del ricorso della Juve
Come un orologio svizzero, alle 14.30 è cominciata l’udienza davanti al Collegio di Garanzia presso il Coni che dovrà esaminare il ricorso della Juventus contro la sentenza della Corte federale d’Appello che l’ha penalizzata di 15 punti in classifica per il caso plusvalenze. Il Collegio è presieduto da Gabriella Palmieri Sandulli, mentre gli altri giudici sono Vito Branca, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo e Dante D’Alessio.
Sono presenti in aula il presidente bianconero Gianluca Ferrero, gli avvocati della Juventus Maurizio Bellacosa, Non è presente in aula il procuratore Giuseppe Chinè, considerato che la Federcalcio non si è costituita in giudizio; sarà il procuratore generale dello Sport Ugo Taucer a guidare l’accusa