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Inter, Enrico Bertolino: “Ora un finale di stagione pauroso, se va male…”

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Carlo Roscito

Il comico, tifosissimo nerazzurro, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Il derby di Champions, la semifinale di Coppa Italia, il rischio quarto posto in campionato. Tutto molto pericoloso!”

Benfica al tappeto, sarà derby in semifinale. L’Inter dalle due facce ha mostrato di nuovo il suo volto migliore in Champions League. Doppia sfida di fuoco con il Milan, la posta in palio aumenta ancora di più le tensioni. “Un finale pauroso, roba da non uscire più di casa per 3 anni se va male…”: Enrico Bertolino, comico e tifosissimo nerazzurro, ha parlato in esclusiva a Notizie.com. La squadra di Simone Inzaghi è pronta ad andare all-in.

Enrico Bertolino ha parlato in esclusiva a Notizie.com (Ansa Foto) – Notizie.com

Enrico Bertolino, missione compiuta con il Benfica.

“La squadra ci ha abituato a giocare bene in Champions. Però guai a pensare che sia finita troppo presto, l’abbiamo visto pure ieri sera. Chi esce dallo stadio con la partita in corso, è sicuro che si perderà qualcosa con l’Inter in campo”.

Hai avuto il timore che potesse sfuggire la qualificazione?

“La sensazione di pericolo no, non l’ho mai avuta. Però il Milan non è il Benfica, guai a fare la stessa cosa”.

Ti aspettavi un passaggio del turno così?

“Pensavo fosse più complicata. Credo che il Benfica abbia pagato l’usura un po’ come il Napoli. Poi non so quanto sia impegnativo il campionato in Portogallo. Non avere troppe alternative non è mai una bella cosa. Solo che il Napoli è uscito e vincerà il campionato. Se noi se perdiamo da qui in avanti diventa uno scenario da incubo. C’è il Milan in Champions, la Juventus in semifinale di Coppa Italia. Roba da non uscire di casa per 3 anni se va male…”.

L’Inter ha passato il turno contro il Benfica in Champions (Ansa Foto) – Notizie.com

Insomma, un finale molto pericoloso.

“Bisogna rimanere sempre sul chi va là. Il discorso vale per i tifosi e per la squadra. Però ha segnato anche Correa, può essere un segnale positivo…. Non è un pessimo giocatore, ha esordito facendo 2 gol al Verona, ma gli manca la tigna. Quella cosa che chiamano garra charrúa in Sudamerica. Lo vedo fragile”.

Oggi prevale la fiducia o la preoccupazione per ciò che potrebbe accadere? 

“Sono preoccupato, però devo dire che lo ero anche quando Eto’o faceva il terzino contro il Chelsea, quando c’era la possibile remuntada al Camp Nou da parte del Barcellona, forse un po’ meno con il Bayern in finale. L’Inter e il Milan, comunque, si devono rendere conto che chi passerà incontrerà dei mostri. Il Real Madrid di Ancelotti o il City di Guardiola. Penso che questo sia l’anno del Manchester. Hanno quella locomotiva lì davanti… Sarebbe un sogno pensare ad Acerbi che blocca Haaland!”.

Enrico Bertolino, comico e tifoso dell’Inter (Ansa Foto) – Notizie.com

Per chi hai tifato nel quarto italiano tra Milan e Napoli?

“Ero agnostico, preoccupato solo dall’Inter. Non gufo gli altri, poi torna sempre tutto indietro. Ora non si può pensare che affrontare il Milan sia la stessa cosa del confronto in Supercoppa, è molto più complicata. Non c’è una favorita. Poi dipende come come ci si arriva”.

Un giudizio su Inzaghi?

“Ogni due per tre viene contestato. Bisogna lasciarlo finire, i conti si fanno alla fine, mai a metà stagione. Una stupidaggine pensare il contrario. E poi chi viene, che senso avrebbe avuto un traghettatore? Chi prendi, Caronte? C’era la pausa del mondiale, lì si poteva prendere una decisione, Inzaghi invece è stato confermato, ora lasciamolo sereno. E non dimentichiamoci che gli hanno sempre tolto dei pezzi. Da Skriniar ad Hakimi, passando per Lukaku, che non è più lo stesso da quando è tornato. L’unica cosa che mi chiedo: perché in campionato non si fanno giocare altri calciatori tipo Bellanova o Asllani? Sono stati comprati, ci sarà un motivo”.

Enrico Bertolino ha detto di Simone Inzaghi: “Lasciamo lavorare sereno” (Ansa Foto) – Notizie.com

Tutto bello in Europa, in campionato invece si arranca. 

“Ora a prescindere non farei giocare sempre gli stessi. Si rischia di non arrivare nemmeno quarti, però non si può arrivare coi calciatori brasati agli impegni decisivi. Dzeko è vicino alla pensione calcistica, Dimarco è stanco, ci sono altri che potrebbero essere affaticati. Anche a livello di pressioni non è facile, tra insulti social, provocazioni e labiali letti. Suarez e Corso si mandavano a fan**lo e nessuno li vedeva. Oggi si litiga durante un torello e lo viene a sapere subito tutto il mondo”.

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Carlo Roscito