Con un piede già in semifinale della terza competizione europea, la squadra viola si prepara per il ritorno dei quarti. Per parlare della stagione dei toscani, la “Freccia di Ponsacco” ha parlato in esclusiva a Notizie.com
Dopo il 4-1 in Polonia dell’andata, la gara di ritorno dei quarti di finale di Conference League per la Fiorentina appare quasi come una formalità. La squadra di Italiano però non dovrà sottovalutare l’avversario per mettere al sicuro il risultato e provare così ad arrivare a giocarsi la finale all’Eden Arena di Praga il prossimo 7 giugno.
Un risultato che può essere ottenuto secondo la bandiera della Fiorentina, Luciano Chiarugi, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com: “Delle squadre che sono rimaste nella competizione, credo che la Fiorentina abbia qualcosa di più. Soprattutto in questo momento. Nel calcio, quando le cose vanno bene, tutto gira abbastanza bene. Ma per farle girare bisogna che tutto l’ambiente abbia il morale alto, dal magazziniere all’ultima persona che sta accanto ai giocatori. Tutti devono avere una parola positiva per ottenere risultati. In questo momento sembrano esserci tutte queste componenti, ecco perché credo che la Fiorentina abbia qualcosa di più sotto l’aspetto caratteriale e tecnico”.
Fiorentina, Chiarugi in esclusiva a Notizie.com
E se da una parte il cammino in Europa è stato affrontato con grande continuità, in campionato l’andamento è stato al di sotto delle aspettative di inizio stagione: “All’inizio è stata un po’ discontinua, poi a Verona c’è stata la svolta. In quel momento era in grandissima difficoltà. Non so perché, bisognerebbe essere a contatto con chi è all’interno per conoscere le dinamiche. Però dopo quella vittoria, la Fiorentina ha cominciato a credere di essere uscita dalla situazione complessa, merito anche di una classifica che appariva sensibilmente migliorata. Prima era spaesata e impaurita, non aveva fatto la partenza dell’anno prima, sebbene con gli acquisti estivi avesse lasciato intendere che fosse pronta per il salto di qualità. Soprattutto nelle prime 8 partite il rendimento è stato abbastanza sconcertato. Poi quella vittoria ha fatto ritrovare l’entusiasmo che occorre per un campionato nel quale mancavano altre 30 partite. Piano piano, con alti e bassi, ha riscoperto i valori dei propri giocatori ed è riuscita a tirarsi fuori“.
E il finale di stagione ora può regalare tante soddisfazioni: “Adesso tra campionato, Conference League e Coppa Italia ci sono altre 3 partite in casa. Il pareggio con lo Spezia, una squadra complicatissima da affrontare, ha rimesso un po’ in discussione gli alti e bassi, mentre con l’Atalanta è stata disputata una grande partita, contro un grande avversario. Ora mi auguro che possa far bene. A Firenze sono cresciuto e ovviamente tifo per la Fiorentina, con tutto il rispetto per le altre squadre dove ho giocato“.