La proposta che sembrerebbe arrivare dal Ministero dell’Economia è ancora oggetto di studio ma già ha trovato il sostegno di una grande fetta di maggioranza
Niente tasse per chi fa figli, questa la nuova idea dell’esecutivo al vaglio del Ministero dell’Economia. Arriverebbe proprio dal ministro Giancarlo Giorgetti e costerebbe circa 1 miliardo. L’obbiettivo è quello di incentivare la natalità, in picchiata negli ultimi 20 anni, e per farlo si sta studiando una proposta dalla portata importante.
La crisi demografica degli ultimi anni rischia di mettere sotto scacco il nostro paese che si fa di giorno in giorno più vecchio. Per rilanciare la natalità serve una proposta seria ed importante, una novità dalla portata storica. Proprio questo il pensiero del Governo, nella veste del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che starebbe studiando la fattibilità di una proposta che avrebbe del rivoluzionario. Azzerare le tasse per chi fa almeno due figli, per farlo si starebbe pensando ad un bonus stile 110%. Il tema è stato già affrontato in alcune riunioni di Governo, tanto che il Foglio parla di un bonus per le famiglie in arrivo entro l’anno. Per farlo occorrerà però tenere sott’occhio i conti dello stato visto che il bonus potrebbe venire a costare intorno al miliardo di euro.
La proposta sarebbe già sul tavolo dell’esecutivo che ne starebbe studiando i dettagli e la fattibilità. Intanto, oltre all’idea bonus per azzerare le tasse a chi fa figli, nella maggioranza fioccano i consensi e le proposte di bonus per le famiglie per incentivare la natalità. L’idea farebbe contenta la Lega mentre anche da FdI non mancano i pareri favorevoli, mentre c’è chi vorrebbe anche una revisione dell’assegno unico. Gli attuali 950 euro a figlio fino ai 21 anni vorrebbero essere trasformati in una detrazione di 10 mila euro a figlio fino al termine del percorso di studi universitario.
Sul quotidiano si insiste per la ferma convinzione del ministro Giorgetti della necessità di un simile intervento per combattere quella che viene definita come la crisi più profonda del nostro paese. Farlo servirebbe per ridurre in rapporto debito/pil, e se nel breve termine “il modo migliore non può che essere quello di aumentare il flusso di immigrati che arrivano e restano” così come avrebbe scritto Giorgetti nel def, nel lungo periodo occorre pensare ad altro. La leva più forte sarebbe una forte riduzione delle tasse da pagare e non semplici sgravi fiscali.