Numerosi gli episodi di risse, violenza e scontri a suon di machete tra gang rivali per il predominio delle piazze di spaccio. Interessati anche italiani, albanesi e nigeriani
Spaccio di droga, violenza e regole interne da rispettare tra gerarchia e tradizioni. Sono queste le parole che potrebbero descrivere in breve le gang di Latinos che si stanno pian piano prendendo la città di Milano a suon di risse e intimidazioni. La guerra per il territorio è forte sia nei confronti delle altre bande che contro gli stranieri, italiani, albanesi e nigeriani su tutti.
Il motivo è chiaro: avere il predominio di una zona per garantirsi una piazza di spaccio più ampia possibile. Proprio come in ogni faida tra clan mafiosi le gang di Latinos si combattono tra le vie della città. Di ieri 19 aprile la notizia dell’arresto di 9 membri della Latin King Chicago tra cui l’Inca supremo della tribù, il capo nonché più anziano del gruppo, 36 anni, e un minorenne. I fatti incriminati risalgono al marzo 2022 quando nel bel mezzo del capoluogo lombardo tra due gang rivali si era dato vita ad uno scontro a colpi di machete. Le accuse sono di associazione a delinquere, tentato omicidio, lesioni personali gravi e aggravate, rissa, danneggiamento, furto aggravato e getto pericoloso di cose.
I fatti di poco più di un anno fa riguardano l’aggressione subita dal capo della MS13, storica gang nemica dei Latin King. Intercettato per strada l’uomo è stato prima preso a pugni e poi portato a terra a colpi di bottiglie rotte, le forze dell’ordine sono intervenute prima che gli riuscissero a staccare una mano a colpi di machete. Da qui l’avvio delle indagini portate avanti dalla squadra mobile che con intercettazioni e registrazioni delle videocamere di sorveglianza hanno attribuito altri due episodi alla gang dei Latin King.
Ieri le misure cautelari verso i nove sudamericani di cui tre condotti in carcere e sei agli arresti domiciliari. Non è ovviamente la prima volta che questo avviene nella città meneghina presa d’assalto dai Latinos a partire dai primi anni 2000. Le loro organizzazioni si poggiano sul rispetto di regole ben precise e di una rigida gerarchia. L’appartenenza ad un gruppo è testimoniata dai tatuaggi che portano sulla pelle e dal rispetto verso i propri superiori. Il controllo delle zone della città viene stabilito con la violenza tramite faide a suon di machete e altre armi bianche. Regole ben precise per associazioni dedite allo spaccio della droga, ecco il motivo di tanta violenza verso i rivali e della nuova realtà che vede i latinos alle prese con i clan criminali italiani, albanesi e nigeriani.