Lo Sparta Praga ha deciso di mettere fuori squadra Jakub Jankto. Ed il motivo sta facendo discutere non poco tutto il Paese
Alla vigilia di San Valentino si parlò di lui. Un post, pubblicato sul suo account ufficiale Instagram, in cui ammetteva ai suoi contatti ed al mondo del calcio di essere omossessuale. Il suo “coming-out” fu una liberazione per se stesso. Una vicenda che ha fatto molto discutere. Mai, però, come quella in cui Jakub Jankto risulta ancora protagonista. Questa volta, però, lo scenario è fin troppo diverso. Con un passato nella nostra Serie A (Ascoli, Udinese e Sampdoria) il 27enne ceco è finito sulle prime pagine dei quotidiani sportivi locali.
Ed il motivo non riguarda affatto il calcio. La vicenda, però, ha fatto letteralmente infuriare il suo attuale club. Lo Sparta Praga, infatti, ha deciso di metterlo fuori rosa fino al termine della stagione. Successivamente farà ritorno in Spagna visto che è attualmente in prestito dal Getafe. Il suo ritorno a casa sta per concludersi nella peggiore maniera possibile. Il classe ’96 ha fatto infuriare la dirigenza ceca che ha deciso di punirlo severamente.
Nelle ultime ore il calciatore è stato sorpreso, alla guida, senza patente. La stessa che gli era stata revocata alcuni mesi fa per via di una infrazione stradale. Nel pomeriggio di martedì, a pochi passi dal centro di allenamento, la polizia ha fermato il calciatore. Dopo essersi sottoposto all’alcol test (negativo), l’atleta si è rifiutato di effettuare il test antidroga. Questo è quello che fanno sapere i media locali. Una vicenda che, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto immediatamente il giro del Paese. Tanto è vero che lo Sparta Praga non ha potuto fare altro che sospendere il calciatore e metterlo fuori rosa.
Lo ha comunicato con una nota, precisando che il team concluderà la stagione senza il suo aiuto. In merito a questa vicenda, la società, ha precisato che non ha alcuna intenzione di fornire altri dettagli. Subito dopo il diffondersi della notizia è arrivato un altro post social da parte del centrocampista: “Non è stato il miglior anno sportivo. Sono più triste che la mia salute e il mio stato mentale non mi consentano di continuare la ricerca del titolo e della coppa. Ringrazio lo Sparta: giocatori, allenatori e tifosi!“.