Sprofondo giallorosso: il bilancio segna la perdita più alta della storia

Con l’ultima chiusura di bilancio del 2022 in rosso di quasi 220 milioni di euro, la società dei Friedkin ha approvato il peggior passivo della storia del club

La Roma ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2022 con una perdita pari a 219,459 milioni di euro che,  superando i -204 milioni del bilancio al 30 giugno 2020, è di fatto la perdita più alta della storia del club giallorosso. Segni negativi che hanno gia costretto, in più di un’occasione, i proprietari americani a mettere mano al portafoglio e con ingenti versamenti mettere una toppa dietro l’altra ad un bilancio che continua a fare acqua da tutte le parti.

I friedkin sono gli attuali proprietari americani della As Roma – Notizie.com – Ansa foto

Il fair play finanziario è stato un progetto introdotto dal comitato esecutivo UEFA nel settembre 2009 che mirava a far estinguere i debiti contratti dalle società calcistiche e ad indurle nel lungo periodo ad un auto-sostentamento finanziario. L’idea nasceva dal fatto che le disparità tra le società, nel calcio moderno, sono sempre più spesso dovute ad un fattore economico piuttosto che ad uno sportivo e spesso, queste stesse società, si trovano costrette a far fronte a situazioni di indebitamento a causa delle enormi spese sostenute per rafforzare la squadra in sede di campagne acquisti.

Una situazione troppo pesante

C’è una As Roma in campo che vince o almeno prova a farlo e c’è una As Roma fuori dal campo che perde e “sembra” che non faccia invece niente o non faccia abbastanza per non continuare a farlo più. La Squadra allenata da Josè Mourinho in campo continua ad ottenere ottimi risultati e dopo aver vinto lo scorso anno il primo trofeo internazionale della sua storia, la neonata Conference League, in questa stagione molto probabilmente potrebbe acciuffare un posto per la prossima Champions League, oltre ad essere ancora in corsa per entrare nelle semifinali di Europa League. Il tifoso è ovviamente contento, riempie lo stadio grazie a una politica dei prezzi più che conveniente, quasi gratuita, fatta di miniabbonamenti, biglietti scontati per eventi successivi e continua ad assicurare sold-out consecutivi, ma l’altra faccia della medaglia è una società indebitata fino al collo, che continua a cambiare, proprietà, presidenti, amministratori delegati, dirigenti, come se niente fosse, senza comunque riuscire ad uscire dal guado di un passivo pazzesco che in qualsiasi altro ambiente o settore avrebbe fatto alzare bandiera bianca e fatto portare i libri in tribunale. Gli attuali proprietari americani, i Friedkin, non fanno altro che iniettare liquidità per assicurare continuità ad un bilancio che non vuol sapersi di rialzarsi e anzi, ad ogni semestrale scivola sempre più giù come in un pozzo senza fine.

La squadra in campo continua a regalare soddisfazione ai tifosi – Notizie.com – Ansa foto

La sanzione più alta dopo quella del PSG

L’ultima semestrale ha sancito un traguardo che però non può essere esibito in nessuna bacheca o mostrato su nessun pullman scoperto. Altri 219 milioni di euro di rosso a giugno 2022 che portano il totale a oltre 600 i milioni di debiti degli ultimi tre anni. Mai accaduto nella storia romanista. La Roma quest’anno infatti è stata la seconda società, dopo il Paris Saint Germain, a ricevere la sanzione più alta dalla UEFA per mancato rispetto dei parametri finanziari: 5 milioni di euro, più 30 di condizionale. Quindi se questi parametri non venissero rispettati ancora in questi prossimi anni la sanzione diventerebbe afflittiva. Tutto questo nonostante gli sforzi dell’attuale proprietà, alcuni tagli nell’organico per ridurre costi e ingaggi che comunque restano altissimi, 169 milioni di euro il monte salario della Roma di questa stagione, forse non del tutto appropriata visto un piano di rientro che dovrebbe essere stato ratificato dal famoso Fair Play finanziario sbandierato da una decina di anni dalla UEFA come la soluzione a tutti i mali del calcio, ma che invece continua a non risolvere proprio nulla. Quattordici stagioni consecutive in negativo per il bilancio della As Roma, ma si continua a correre come se non ci fosse un domani, ora tocca allo stadio. La zona individuata, l’accordo con il Comune è stato ratificato, l’iter è più che a buon punto, speriamo soltanto che a pagarlo non siano gli stessi tifosi e non solo della società giallorossa. 

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