Accuse gravissime contro la nota giudice. Oltre a lei sono finiti in manette anche altri due consulenti
In un primo momento avrebbe ricevuto del denaro. Successivamente gioielli, orologi, addirittura viaggi ed un abbonamento in tribuna d’onore allo stadio ‘Olimpico’ per assistere alle partite della sua Roma. Tanto è bastato per il gip di Latina per far arrestare la giudice Giorgia Castriota. La 45enne cosentina avrebbe ottenuto, tutto questo, dopo avere conferito irregolarmente alcuni incarichi di collaborazione (secondo quanto riportato dalla Procura di Perugia). In merito ad alcune procedure di amministrazione giudiziaria di beni sequestrati. Come riportato in precedenza non sono scattate le manette solamente per lei, ma anche per due collaboratori.
Si tratta di Silvano Ferraro e Stefania Vitto. I tre sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare da parte del gip della città umbra. Per la giudice e Ferraro sono scattati i domiciliari: porte aperte del carcere, invece, per Vitto. Secondo quanto riportato dallo stesso gip le accuse nei confronti della giudice sono molto gravi. Si parla di: corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari ed induzione indebita a dare o promettere le accuse contestate a vario titolo nel fascicolo. Accertamenti che arrivano da parte del Nucleo della polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle di Perugia, guidate dal procuratore Raffaele Cantone.
Scattano le manette per la giudice Giorgia Castriota
Il conferimento di questi incarichi sarebbe avvenuto fuori a qualsiasi criterio oggettivo. Decisamente in contrasto con la norma che stabilisce il divieto di assumere il ruolo di amministrazione giudiziario. A quanto pare il giudice di Latina non solo avrebbe nominato ed agevolato il conferimento degli incarichi ad altre persone, ma percepiva parte del denaro liquido da lei stessa o a titolo di compenso dalle società sequestrate.
per quanto riguarda la misura cautelare, alla Castriota vengono contestato “plurimi atti contrari ai doveri d’ufficio“. Nel frattempo, sui social network, sono partiti i messaggi nei confronti della giudice da parte di chi la conosce. Scrive una sua conoscente: “A prescindere da tutto so chi sei. Sei una delle migliori amiche che io abbia mai avuto, Una delle persone più dolci, umane, empatiche e sensibili che esistano. Non credo a nulla. Ti voglio un mondo di bene“.