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Politica

Vignetta de Il Fatto Quotidiano, Federico Palmaroli (Osho) a Notizie.com: “Esiste il diritto di satira, ma pure quello di risentimento”

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Luigia Luciani

Io ho sempre detto che esiste il diritto di satira e la satira deve essere lasciata libera di agire senza paletti, che peraltro non sono mai obiettivi, ma in questo caso si è esagerato”. Ha commentato così all’Adnkronos a caldo Federico Palmaroli in arte Oscho la vignetta “famigerata” apparsa sul Fatto Quotidiano. Notizie.com in esclusiva oggi è tornata a parlare con lui: “Se esiste il diritto di satira esiste pure quello di risentimento”

Il caso nel caso, esploso 24 ore fa ma che ancora tiene banco. Compresi quelli del Parlamento. Parliamo delle polemiche, per usare un pallido eufemismo, esplose dopo la vignetta apparsa su il Fatto Quotidiano e firmata da Natangelo,  che ritraeva Arianna Meloni, sorella della premier e moglie del ministro Francesco Lollobrigida, a letto con un uomo di colore.

Vignetta de il Fatto, Oscho a Notizie.com

L’indignazione del popolo (politico) di centrodestra non ha esitato a farsi sentire. La stessa presidente del Consiglio si è espressa duramente sui limiti sorpassati dalla vignetta, che tira in ballo una componente di famiglia, priva di cariche politiche.

A me Natangelo piace, è un bravo ragazzo, ma a differenza di altre occasioni non me la sento di difenderlo, è andato troppo oltre e doveva essere stoppato . A dirlo all’Adnkronos è stato  Federico Palmaroli ‘Osho‘, che ha commentato a caldo  le forti polemiche scatenate dalla vignetta. Eccolo allora, il caso nel caso. Motivo per il quale anche Notizie.com ha voluto sentire in esclusiva Palmaroli, ricostruire il perchè degli attacchi che gli sono piovuti addosso, così come gli abbiamo chiesto ovviamente cosa pensi di tutta questa bufera, diventata oggetto di dibattito parlamentare. Quando lo “disturbiamo” Federico Palmaroli è “stanco”. Il suo telefono è rovente, non ha fatto altro che squillare, ma alla fine si rilassa e con lui l’intervista diventa una chiacchierata gradevole e ricca di spunti.

Vignetta de Il Fatto Quotidiano, Federico Palmaroli (Osho) a Notizie.com: “Esiste il diritto di satira, ma pure quello di risentimento”

Federico Palmaroli, Osho a Notizie.com

 

Federico Palmaroli, in quanti l’hanno chiamata?

Tutti, mi hanno chiamato tutti…ma io ho solamente, perchè interpellato, detto come la penso. E lo avrei fatto anche se protagonista della vignetta fosse stato qualcuno di centrosinistra, che poi in realtà anche quando prendevano in giro Elly Schlein per il suo aspetto fisico, mi sono esposto e ho detto che si esagerava…”

Se le sono piovute critiche addosso, vuol dire che il suo pensiero conta…

“Ma io di questo a volte non me ne rendo conto, rispondo ai giornalisti a volte come rispondessi ad un amico. E poi in questi casi, essendoci di mezzo anche un’amicizia (quella con la premier Meloni), è come se fossi andato in protezione. Mi sono sentito coinvolto e non mi rendo conto dell’impatto che arrivano ad avere le mie parole.  Detto questo mi pare si sia esagerato, il dibattito è arrivato pure in Parlamento. Mi chiedo a volte se da quelle parti non abbiano di meglio da fare…”

Eccessivo il dibattito? Eccessiva la polemica e la presa di difesa da parte in primis di FDI e poi di buona parte dell’arco parlamentare?

Allora, mettiamola così: una volta che Giorgia Meloni ha fatto il suo post, io l’avrei chiusa lì. E’ stata una cosa brutta che andava chiusa prima. Poi però come esiste il diritto di satira, che è sacrosanto, esiste pure il diritto di risentimento. Se attacchi in maniera pesante, ci sta pure che tu venga criticato e che la persona si risenta”.

Federico Palmaroli, “Osho” a Notizie.com: “Che vuol dire si può fare satira su tutto? Allora la si può fare pure sul terremoto dell’Aquila?”

 

Federico Palmaroli, Osho a Notizie.com

Resta la domanda delle domande: si può fare satira su tutto? Travaglio prima e l’ex premier Conte poi, l’hanno messa così…

“Che vuol dire si può fare satira su tutto? Allora la si può fare pure sul terremoto dell’Aquila? Facciamo così, facciamo una vignetta di questo tipo e poi vediamo come la prendono i cittadini dell’Aquila! Che poi la satira, ancor più del giornalismo, risponde a delle leggi con maglie piuttosto larghe. Difficile che possa essere censurata la satira, se poi però arriva fino in Parlamento il  dibattito e mi chiedi e mi viene chiesto, se alla satira si deve applicare la censura…ovviamente rispondo di no”.

Quindi Osho quella vignetta non la approva e non l’avrebbe mai “scritta”, ma non perchè sia contro il Governo Meloni…

Certe situazioni, io la penso così, sono bipartisan e nessuno è una mammola. E no, lo ripeto, non ho preso le difese della maggioranza…Poi si è scatenato il putiferio contro di me… Pure la Lucarelli mi ha bloccato. Sono accuse pretestuose quelle contro di me. Piace evidentemente appiccicarmi un’etichetta”.

E i suoi colleghi di satira, l’hanno difesa o più attaccata?

“Ma ho letto i loro commenti, tutti pronti a dire che la satira debba essere senza paletti, e in effetti è così”.

Allora ha ragione Conte?

“In un certo senso sì, ma ripeto: allora facciamo pure la satira sull’Aquila?”

Quindi possiamo  dire che i paletti dipendono dall’etica che ognuno ha?

“Eh sì, altrimenti di me si potrebbe dire che non faccio satira ma solo battute garbate. Io dico: ognuno fa quello che gli pare, scrive di quello da cui è ispirato. Poi se  qualcuno ci rimane male, ti devi beccare pure la reprimenda. Senza arrivare a prendere provvedimenti o parlare di censura!”

A lei è mai capitato che qualcuno ci rimanesse molto male per una sua vignetta?

“Sì, con Di Maio, nella vignetta compariva la fidanzata di allora…Mi ha scritto, si è arrabbiato ma mica io ho alzato un polverone su questo. Mi sono tenuto il messaggio in privato…Vabbè basta così, mi vado a riposare”.

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Luigia Luciani