Gratta e Vinci abusivi, blitz da parte degli ispettori che hanno sequestrato una grossa cifra importante di tagliandi
A porre fina ella sua vendita di gratta e vinci “irregolari” ci ha pensato direttamente un funzionario dell’Ufficio dei Monopoli del Lazio. Ovviamente vestito in borghese che, dopo l’acquisto, si è immediatamente identificato. Il barista, da quel momento in poi, ha smesso di effettuare il suo “lavoro”. Subito è scattata la sanzione. Il tutto è accaduto nella zona di Acilia (precisamente tra Roma ed il Litorale). Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero‘ pare che, da un bel po’ di giorni, gli agenti delle dogane stavano seguendo questa vicenda. Tanto da notare un particolare “via-vai” dei clienti in questo bar-tabacchi molto conosciuto nella zona.
Altro che caffè, pacchetto di sigarette o altro: il barista, ai suoi clienti, proponeva anche il “particolare” tagliando della lotteria. Peccato, però, che non aveva alcuna concessione ufficiale per la vendita del ‘Gratta e Vinci’. Il tutto avveniva in maniera abusiva. A quanto pare, questi tagliandi, arrivavano da parte di un altro suo collega. L’obiettivo era sin troppo chiaro: quello di aumentare il numero delle vendite. In questo caso c’erano molte più possibilità di ottenere l’agio dai Monopoli sulle vincite. A quanto pare avevano un patto di “connivenza” con il rivenditore del X Municipio.
Acilia, vendeva abusivamente ‘Gratta e Vinci’: sanzionato barista
Durante il blitz i funzionati di Roma dei Monopoli hanno posto sotto sequestro ben 795 tagliandi. Una cifra che si avvicinava ai 3mila euro. Tra questi spuntano: “Turista per sempre”, “Miliardario”, il “20 per” e il nuovissimo “La star”. La voce della vendita di questi biglietti “abusivi” si era spara fin troppo. Tanto da arrivare ad un funzionario che ha avviato le prime indagini. Nella giornata di giovedì 20 aprile è avvenuta l’azione che, oltre al sequestro, ha portato anche alla sanzione. Dal valore di 10.329 euro.
Non è affatto finita qui visto che gli stessi funzionari dei Monopoli hanno ricostruito la filiera. Ovvero verificato il numero delle serie dei gratta e vinci chiusi nel cassetto del bancone sono arrivati al fornitore. Quelli che il collega aveva regolarmente ricevuto in concessione, fino a cederli (senza alcun tipo di autorizzazione) al commerciante di Acilia. I clienti, invece, non rischiano assolutamente nulla. Questo è quello che fanno sapere direttamente dall’Ufficio dei Monopoli.