In Sudan la situazione è sempre più complicata. Palazzo Chigi è al lavoro per evacuare gli italiani presenti nel Paese. Ecco tutti i dettagli.
In Sudan ogni giorno che passa la situazione si fa sempre più complicata. Come riportato da TgCom24, i media locali confermano che i combattimenti a Khartoum, nonostante l’annuncio di una tregua di tre giorni, continuano e quindi il quadro generale resta molto critico in tutto il Paese.
Una situazione che h portato l’esercito locale ad autorizzare, oltre che aiutare, l’evacuazione dei cittadini dei Paesi stranieri e delle loro missioni diplomatiche. “Il comandante in campo – ha scritto su Twitter l’esercito – ha ricevuto telefonate dai leader di diversi Stati che chiedevano di facilitare il ritorno dei propri diplomatici e ha acconsentito a fornire l’assistenza necessaria“. E l’Italia si è messa subito al lavoro per consentire ai nostri connazionali di lasciare il Sudan.
A confermare la presenza dei nostri connazionali in Sudan è il ministro Tajani ai microfoni di Sky TG24: “Sono ancora 140 gli italiani presenti e che sono in attesa di essere evacuato. Stiamo lavorando per garantire la loro sicurezza”.
Il titolare degli Esteri ha anche sottolineato di essere “in contatto con le due fazioni per sostenere la tregua e il cessate il fuoco. I tempi dell’evacuazione? Dipende dalla situazione. Il quadro è davvero delicato e come governo stiamo seguendo la situazione passo dopo passo“. La conferma di questa attenzione arriva direttamente dal ministro della Difesa, che ha confermato come è pronto un piano per consentire ai nostri connazionali di ritornare in Italia.
Non si fermano gli scontri in Sudan. A Khartoum, in particolare, in questo sabato si è intensificata la battaglia tra gli scontri tra l’esercito e le forze di supporto rapido. I media locali hanno parlato di esplosioni nelle aree vicine al Comando generale dell’esercito e il palazzo presidenziali, ma per il momento non si hanno notizie di feriti o di morti.
La situazione, come detto, è in continua evoluzione e per questo motivo Palazzo Chigi continua a seguire passo dopo passo per intervenire immediatamente e trasferire i connazionali in Italia.