La nuova idea che sta frullando nella mente della Lega calcio è quella di aggiungere un terzo operatore che trasmetterà almeno una partita a settimana per la Serie A
La nuova idea della Lega Serie A per il prossimo imminente bando dei diritti tv del quinquennio 2024-2029 è quella di prendere spunto da quanto fatto dall’Uefa per le sfide di Champions League, dove a fronte di un operatore principale che trasmette la quasi totalità delle partite, ce ne sono altri che trasmettono in esclusiva un incontro a scelta. Si va verso la co-condivisione dei diritti tv tra Sky e Dazn e l’arrivo di un terzo operatore, con conseguente aggravio economico per gli appassionati.
Nel bando dei diritti televisivi che andava dal 2021 al 2024, che quindi scadrà nella prossima stagione, Dazn si era aggiudicata in esclusiva la trasmissione di tutti gli incontri della Serie A italiana. Poi un successivo accordo ha dato la possibilità a Sky di trasmettere in co-esclusiva tre partite a settimana.
Come riportato da alcuni quotidiani, la Lega calcio vorrebbe sfruttare l’onda lunga del successo europeo delle squadre italiane in questa stagione per sedersi al tavolo delle trattative per il prossimo bando televisivo che dovrà assegnare i diritti per la Serie A del quinquennio dal 2024 al 2029. Le cinque squadre che saranno impegnate nelle semifinali delle tre competizioni continentali hanno ridato una lucidata al calcio italiano, indubbiamente molto più che opaco in questi ultimi anni, tra campagne europee per club e nazionale italiana. Tanto che ora la Lega vuole sfruttarlo per ottenere più soldi possibile dal prossimo bando sui diritti tv con l’obiettivo, neanche più di tanto nascosto, di ottenere un miliardo di euro dalle varie emittenti interessate ai diritti della nostra Serie A il prossimo 5 maggio alla presentazione delle proposte. Lo chiamano il “bando Matrioska” il metodo studiato per allargare gli operatori coinvolti e per andare a incassare ancora più soldi. In pratica il piano della Lega Serie A è quello di dividere nove partite a giornata tra Sky e DAZN lasciando fuori, di fatto, una partita a turno.
Sulla falsariga della Champions League di questi ultimi anni, dove un broadcaster ha in esclusiva il match day della settimana, anche la Serie A sarebbe favorevole a una soluzione simile. In pratica le nove partite a settimana della giornata di campionato andrebbero in co-condivisione sia su Dazn che su Sky (o sulle due emittenti diverse che offriranno di più), dunque senza esclusive a favore di una o l’altra tv, ma con la decima partita, la seconda scelta di ogni turno, che andrà su una terza emittente in esclusiva, che sia Mediaset, Amazon o la Rai, stando agli altri player al momento sul mercato italiano. La partita che resterà esclusa e che andrà al terzo operatore sarà la seconda partita più importante della giornata, quindi sempre un match di cartello che coinvolge le big della serie A. Una soluzione che potrebbe incontrare il favore di tutti, da una parte Sky e Dazn che avrebbero la fetta più grande della programmazione settimanale senza pagare chissà quale cifra mostruosa, poi un terzo operatore che entrerebbe nella spartizione delle partite in diretta, cosa mai accaduta dall’avvento della Pay tv, infine le società che in questo modo raggiungerebbero l’obiettivo fissato da tempo, ossia il miliardo di euro da incassare e dividere. Il tifoso, l’appassionato, l’utente finale sarebbe come al solito l’unico a rimetterci visto che, come accade proprio per la Champions League, se volesse vedere tutte le partite della propria squadra del cuore, dovrà obbligatoriamente pagare ben tre abbonamenti.