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Cronaca

La crisi demografica, ecco perché nascono così pochi figli

Published by
Daniele Magliocchetti

Oggi le donne in età feconda sono il 14% in meno del 2008, tra le città figurano diversi dati: bene Bolzano, Roma sotto la media

L’Italia scende sempre di più. Secondo uno studio della Central Intelligence Agency il nostro paese ha un primato particolare, ossia quello di essere il sestultimo Paese al mondo per tasso di natalità. E davanti al Belpaese ci sono nazioni come la Corea del Sud, il Giappone e ai mini-Stati di Andorra, Montecarlo e Sant Pierre e Miquelon. Il problema è riuscire a capire il motivo di questo vero crollo, anche perché fino alla metà degli anni ’70, l’Italia ha prodotto quasi ogni anno il maggior numero di figli in Europa occidentale. Oggi non è più così.

Il presidente del Consiglio Meloni (Ansa Notizie.com)

Tanti sono gli studiosi e i ricercatori che stanno provando a capire il motivo  di questa recessione demografica. Si dice che le spiegazioni siano di natura psicologica, sociale, economica e, anche  di costume. La verità è che non ne esiste solo una spiegazione che possa dare dei risultati certi. E’ altrettanto vero che non tutta l’Italia ha questi risultati così disastrosi, anche perché ci sono regioni e luoghi dove la situazione è diversa.

La recessione è cominciata dal 2008

In Italia da qualche tempo a questa parte nascono meno bambini (Ansa Notizie.com)

La recessione demografica è cominciata ad essere tale nel 2008, una delle prime è Bolzano che ha visto crescere il suo tasso di fecondità del 7% a 1,72 figli per donna nel 2021, mentre Prato l’ha visto crollare del 30% (1,1 figli per donna) e Roma invece del 22% a 1,18 figli per donna. In questo modo la capitale è la città che è molto sotto la già bassa media del Paese.

Una delle spiegazioni più plausibili di questi crolli riguarderebbe la debole assistenza alle famiglie, in principal modo la scarsa offerta che c’è sui posti degli asili nido. A Trento c”è quasi il doppio dei posti in asilo nido per ogni cento bambini entro i 36 mesi di età, rispetto a Bolzano, eppure dal 2008 ha visto scendere il suo tasso di fecondità a doppia cifra. Oggi Trento è molto sotto alla provincia vicina come numero di figli per donna.

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Daniele Magliocchetti