“Nessun problema a dichiararmi antifascista, ma più di qualcuno ha difficoltà a definirsi anticomunista”. Lo dice in esclusiva a Notizie.com il senatore di Forza Italia Murizio Gasparri che abbiamo voluto sentire anche sulla fresca e criticata nomina dell’ex ministro degli Esteri Lugi Di Maio a inviato Ue per il Golfo
“Sullo scandalo Di Maio chiederò un voto del Parlamento. Pubblicamente sconfessato dal governo del suo Paese, che con garbo ma con chiarezza ha detto che non è il candidato dell’esecutivo italiano, fortemente censurato dalle forze politiche che rappresentano la maggioranza democratica dell’Italia, Luigi Di Maio, dopo una vita da seminatore di odio e poi da poltronaro voltagabbana, rinunci ad un incarico per il quale è palesemente inadeguato.
Privo di basi culturali elementari, ignaro della storia, della geografia, del congiuntivo, incapace di distinguere un Paese dall’altro, frequentatore di gilet gialli parigini, già sodale di seminatori di odio, forse convinto che si parli di una pizzeria su qualche Golfo italiano e non di una complessa area che richiede nozioni a lui ignote, anela a lauti compensi. So bene che la designazione compete a poco trasparenti circuiti europei, ma in queste ore porró comunque il problema nel parlamento italiano, cercando con una risoluzione di far emergere una pubblica censura istituzionale, per impedire una costosa nomina, che offende la democrazia, la cultura, la competenza, la grammatica e la geografia. Quello di Luigi Di Maio è un penoso caso umano, che va archiviato. In caso diverso in ogni sede politica, istituzionale, diplomatica, interna e internazionale porró, non da solo, ogni giorno la questione. Ho già informato alcuni rappresentanti diplomatici dell’area del Golfo dei danni che causerebbe nei rapporti internazionali una tale ridicola figura. E ho trovato condivisione e sconcerto”.
Con una nota durissima, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha messo benzina sul fuoco rispetto alla nomina ufficializzata meno di 24 ore fa dall’ ‘Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, nella lettera inviata agli Stati membri per indicare la nomina dell’ex ministro degli Esteri a inviato Ue per il Golfo. “In quanto ex ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio ha il necessario profilo politico a livello internazionale per questo ruolo”, ha evidenziato Borrell. Nella missiva ai Ventisette, l’Alto rappresentante sottolinea che “gli ampi contatti” di Di Maio “con i Paesi del Golfo gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato. Dobbiamo mantenere lo slancio del nostro impegno rafforzato con il Golfo. Per questo conto sul sostegno a Di Maio per attutare la nostra partnership strategica con i partner del Golfo”, aggiunge Borrell, proponendo la nomina dell’ex ministro degli Esteri come rappresentante speciale “per un periodo iniziale di 21 mesi, dal primo giugno 2023 fino al 28 febbraio del 2025”.
“Inadeguato, immeritevole e non rappresenta la cultura italiana”, è un fiume in pena ai nostri microfoni il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che Notizie.com ha sentito in esclusiva anche sulle celebrazioni di domani in occasioni del 25 aprile.
Senatore Gasparri, ha prodotto una nota durissima sul caso Di Maio inviato Ue per il Golfo? Qualcosa da aggiungere ancora?
“Inadeguato, immeritevole e che non rappresenta la cultura italiana. Ha preso lo 0,6% alle ultime elezioni politche con una lista di trasformisti e saltimbanco. E’ come se a me affidassero di guidare un reparto di chirurgia…”
Eppure Forza Italia c’era nel governo in cui Di Maio era ministro?
“Abbiamo appoggiato e sostenuto quel governo in un momento di emergenza del Paese…sfido Di Maio a sostenere che abbia mai avuto una qualunque conversazione privata con me. Ho votato il Governo Draghi per cacciare Conte.”
Forza Italia appoggia la sua posizione così…severa?
“Il ministro Tajani che è uomo delle istituzioni deve ovviamente parlare un linguaggio più mite e adeguato al suo ruolo, detto questo mi pare abbia detto con chiarezza che la nomina di Di Maio non è una scelta e una indicazione del Governo italiano. Per il resto io mi consulto con me stesso, non ho la pretesa di parlare a nome di qualcuno…”.
Senatore, mettiamo da parte il caso Di Maio…domani si terranno le celebrazioni in occasioni del 25 aprile, lei vi parteciperà?
“Sarò alle Fosse Ardeatine come parlamentare, dove sarà anche il ministro Tajani , il presidente del Senato sarà all’Altare della Patria”.
Anche quest’anno non sono mancate le polemiche, le divisioni, perchè accade?
“Perchè ci sono delle ferite aperte, delle strumentalizzazioni da sinistra e qualche frase da destra che offre appigli… Ho letto e apprezzato però l’intervista apparsa oggi sul Corriere della Sera a Luciano Violante, ha parlato in modo saggio”.
Luciana Castellina a Notizie.com, sul discorso che tenne il presidente Berlusconi ad Onna quando era a capo del Governo in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile, ci ha detto che l’ex premier svuotò di significato la festa della Liberazione perchè la definì festa di libertà.
“Proprio ieri ho ripubblicato sui miei social l’intero discorso di Silvio Berlusconi ad Onna, che fu un inno per celebrare la liberazione e la libertà. Il Presidente andò oltre, ricordando i morti dalla parte sbagliata. No dunque ad una esegesi del discorso di Berlusconi in quell’occasione”.
Cosa occorre dunque perchè ci sia pacificazione sul tema della condanna all’antifascismo?
“C’è sempre bisogno di pace, occorre un approccio più sereno. Ripeto come ha fatto Violante”.
Ho parlato di pacificazione, non di pace…Va bene, riformulo la domanda: perchè è così difficile pronunciarsi antifascisti?
“Nessun problema da parte mia a dirmi antifascista, ma noto che molti hanno difficoltà a definirsi anticomunisti. E’ accaduto questa settimana anche con la mozione presentata in Parlamento. Cosa vuol dire poi dirsi semplicemente anti qualcosa? Occorre avere requisiti adeguati…anche le Brigate Rosse erano antifasciste“.