“La classe dirigente che ci governa è la peggiore che abbiamo avuto, si vede che viene da una cultura fascista”. Lo dice alla vigilia delle cerimonie per il 25 aprile, in esclusiva a Notizie.com Luciana Castellina
25 Aprile, festa di Liberazione e giornata di divisioni. Da sempre. E il governo Meloni si prepara ad affrontare la sua prima Festa della Liberazione.
A cominciare dalla premier, che alle 9 sarà all’Altare della Patria per la deposizione di una corona d’alloro da parte del capo dello Stato Sergio Mattarella, in ricordo del 78esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Il presidente della Repubblica sarà in visita ufficiale a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves, nel triangolo dell’orrore nazifascista e della Resistenza della provincia Granda. Insieme a lui, ci saranno i ministri di FdI della Difesa e del Tursmo. Con la premier Meloni, alla cerimonia romana sarà invece presente il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che nel nel pomeriggio andrà poi a Praga per la conferenza dei presidenti dei parlamenti europei. il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, per esempio, in mattinata raggiungerà le Fosse Ardeatine.
E come ogni 25 aprile che si sia raccontato negli ultimi decenni, non sono mancate polemiche, attacchi, dichiarazioni di appartenenza piuttosto che parole di indifferenza o di rivendicazione. Certo con un governo di centrodestra al governo del Paese, era immaginabile che le polemiche sarebbero state più aspre, più dure e ficcanti. “E’ la peggiore classe dirigente che ci abbia governato, si vede che proviene da una cultura fascista”. Lo afferma con convinzione e con la forza della sua esperienza in esclusiva a Luciana Castellina, politica, giornalista e scrittrice italiana, parlamentare comunista, più volte eurodeputata e autrice di numerose pubblicazioni, presidente onoraria dell’ARCI dal 2014.
Luciana Castellina, domani che 25 aprile sarà, guardando al contesto politico corrente?
“25 Aprile che si celebrerà in uno scenario inedito, perchè mai ci saremmo immaginati di essere governati da una maggioranza di centrodestra. Certo inedito, ma a tratti prevedibile, perchè da anni viviamo e vediamo un panorama politico dissestato, nel quale è difficile rintracciare differenze tra grandi partiti…”
Dal suo punto di vista, qual è il pericolo maggiore rispetto al fatto di non condannare tutti pubblicamente il fascismo e dunque non partecipare alle celebrazioni per la liberazione?
“Che i giovani, che del fascismo conoscono poco, pensino che sia stato un gran periodo”.
Cosa dovrebbe fare Giorgia Meloni, per pacificare tutto e tutti? Ha ragione Fini, nel rintracciare nella premier una ritrosia incomprensibile rispetto al tema fascismo? Fece bene il presidente Berlusconi con quel discorso ad Onna?
“Ricordo bene il Governo Berlusconi e quel discorso durante il quale l’ex presidente del Consiglio parlò di festa della libertà e non della liberazione…Liberazione si riferisce ad un preciso momento storico, col termine si storicizza il fatto. Berlusconi per primo ne svuotò il significato”.
Ma lei crede davvero che anche questo governo sia fascista?
“Anche il governo fascista del tempo non è mica arrivato con un colpo di Stato, quindi fu anche colpa nostra, perchè la gente lo votò. Questo Governo sulle questioni importanti, economia e guerra ad esempio, sta facendo le stesse cose dei governi precedenti, compreso quello di Mario Draghi. I problemi veri vengono fuori quando si scava sulla cultura…Vede la globalizzazione ha trovato modi coercitivi delicati per appiattire tutto, l’aggiunta fascista sta in una certa visione della società civile, come nel caso di certi ministri dell’Agricoltura che dicono bestialità…”
Cosa dovrebbe fare il Pd, principale partito di opposizione, per segnare una linea di demarcazione precisa rispetto a questo governo?
“Intanto il Pd non dovrebbe fare le stesse cose che fa il governo fascista, cambiare linea sulla guerra ad esempio”.
E non crede che Elly Schlein possa essere in grado di farlo?
“Una sola persona calata dall’alto non può cambiare un partito, un partito ha senso se riflette un’idea collettiva. Non è mica colpa della Schlein…difficile si possa ancora parlare perfino di partito.”
Qual è il giudizio definitivo che dà di questa maggioranza di governo?
“La peggiore che ci abbia governato, si vede che viene da cultura fascista”.
Pensa al suo 25 aprile da giovane donna e cosa ricorda?
“Che i Partigiani italiani che fecero la Resistenza, ebbero il coraggio di immaginare un mondo politico nuovo che poi non si è avverato come speravano. E alla fine siamo alla ingiustizia sociale, colpa nostra per aver disperso quel patrimonio, non aver raccolto quel messaggio”.
Oggi i giovani sono davvero disinteressati alla politica?
“non credo alla spoliticizzazione dei giovani…non gli importa del dibattito parlamentare, quello sì”.
Come si mette fine ad una divisione sul 25 aprile?
“Con la memoria, la conoscenza e riflessione critica”.