“Le polemiche sul 25 aprile? E’ tutta una parodia, una finzione. Un partigiano vero oggi è Assange…”

A parlare è Marco Rizzo, politico italiano ed ex segretario di Partito Comunista: “Destra e sinistra tirano fuori argomenti per darsi contro e ottenere voti”

Si dice che sia l’ultimo comunista non rimasto in Italia ma sulla Terra. Nessuno come lui vive e si basa sul socialismo reale, un concetto sul quale crede fermamente ancora oggi, anche se prova ad attualizzarlo nel 2023. Non è un ottuso Marco Rizzo, ma cerca di restare fedele a quelli che sono i suoi concetti di una vita intera, tanto che il suo 25 aprile sarà di celebrazione e riflessione al Teatro Flavo di Roma dove si dibatterà e soprattutto si raccoglieranno firme per “L’Italia per la pace, ripudia la guerra“. Mentre chiacchiera con Notizie.com, è a passeggio con il suo cane e ci dedica qualche minuto,

Il comunista
L’ex deputato di Rifondazione Comunista ed ex parlamentare Marco Rizzo (Ansa Notizie.com)

E’ solo così che dovrebbe essere, sempre e comunque, il suo messaggio, tanto che a Notizie.com Marco Rizzo, ex segretario di Partito Comunista e ora esponente di Democrazia Sovrana e Popolare, spiega: “Ci ritroveremo in una grande manifestazione al Teatro Flavio di Roma, dove continueremo a raccogliere le firme per il referendum contro la guerra, già perché chi è davvero antifascista è colui che è contro la guerra e tutte le sue forme, come c’è scritto nella Costituzione, ma qualcuno se lo dimentica anzi se l’è proprio dimenticato”.

“La Schlein dovrebbe andare nelle fabbriche, dagli operai, non dai loro padroni…”

Il manifesto
Il manifesto della manifestazione del 25 aprile organizzata da Marco Rizzo (Notizie.com)

Per Marco Rizzo tutto quello che sta succedendo da destra a sinistra sulla celebrazione del 25 aprile è inconcepibile e quasi anacronistico. Per questo la sua celebrazione la fa a modo suo, con un titolo che è tutto un programma: “Onore ai partigiani dell’informazione”.E lo spiega dicendo che per lui “L’unico vero partigiano di oggi è quello che dice cose scomode nel nome della democrazia. Un esempio? come Julian Assange, per me lui è quel tipo di persona lì“. Anche perché e aggiunge: “Come spesso capita si spesso un uso strumentale del passato. La destra usa l’antifascismo per rinsaldare il suo elettorato, mentre  la sinistra lo tira fuori sempre quando ci stanno le elezioni per qualche consenso in più, visto che poi a maggio si vota per i comuni. Sono finte schermaglie, una parodia vera e propria come tutto quello che si sta facendo e dicendo attorno al 25 aprile“.

Non risparmia nessuno, Rizzo anche perché, racconta a Notizie.com che lui sa bene come erano i fascisti, “ci avevo a che fare ogni giorno tanti anni fa, adesso non è così”. E sul 25 aprile ha le idee ben chiare, partendo dall’Anpi: “È ormai parte integrante del Pd, a parte qualche singola eccezione. Un tempo il segretario dell’Anpi era comunista, adesso, guarda caso, è dem. Se devo essere sincero non penso che un partigiano socialista come Sandro Pertini oggi si iscriverebbe all’associazione partigiani, se fosse ancora tra noi”. Non è tenero nemmeno con il nuovo segretario del Pd, Elly Schlein: “Sarebbe carino e più opportuno che andasse a Mirafiori, anche nei quartieri operai di Torino dove sono cresciuto, e non certo in Svizzera con De Benedetti. La sinistra in Italia si dovrebbe occupare di lavoro, della casa, dei trasporti e soprattutto della sanità pubblica. La realtà è che questa sinistra che tanto parla è stata la prima a privatizzare ogni cosa, la cosa bella è che danno anche lezioni, ma come possono farlo?

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