Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Stampa’, Si è soffermato su alcuni temi importanti, tra questi la nomina di Luigi Di Maio come nuovo inviato dell’Ue per il golfo
La notizia della nomina di Luigi Di Maio, come nuovo inviato dell’Unione Europea per il Golfo, ha scatenato un bel po’ di polemiche. La nota diramata da parte dell’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, ha fatto infuriare non poco alcuni partiti del nostro Paese. Soprattutto quelli di destra che hanno commentato la notizia con indignazione. Tanto è vero che anche l’attuale ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha voluto commentare la notizia che riguarda il suo predecessore. Lo ha fatto con una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa“.
Ovviamente c’è delusione da parte del suo partito, ma soprattutto dell’intero governo che è rimasto semplicemente spiazzato da questa notizia. Quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse di questa nomina la risposta non si è fatta assolutamente attendere. Ci ha tenuto a precisare, però, che non ha voluto commentare del tutto questa vicenda. Anche se ha aggiunto: “La cosa certa è che non è affatto il candidato del governo italiano“. Quindi, nessun commento sulla scelta optata dallo stesso Borrell. Anche se, sui social network, molti esponenti della destra hanno commentato come “ingiusta” questa scelta.
In molti hanno commentato che questa notizia non può essere altro che buona per il nostro Paese. Parere decisamente diverso da parte della Lega. Tanto è vero che alcuni esponenti hanno parlato addirittura di un “affronto” per l’Italia. C’è anche chi ha definito il tutto come “offensivo“. Sempre in merito a questo argomento Tajani ha concluso dicendo: “Non ho alcuna voglia di giudicare“. Anche se fa presente: “E’ ovvio che avremmo scelto un’altra persona, anche perché Di Maio si era candidato individualmente“.
“Anche perché l’inviato Ue risponde all’Alto rappresentante, e quindi a Borrell”. L’intervista si conclude parlando del referendum contro la guerra in Ucraina. La stessa che è stata firmata dal numero uno del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. In merito a ciò Tajani fa sapere: “In questo momento servirebbe un po’ di serietà da parte di tutti quanti. Tutti noi vogliamo la pace, ma deve essere una pace giusta e non la resa dell’Ucraina”.