Attentato all’aeroporto di Kabul di tre anni fa, clamorosa svolta nelle indagini: l’annuncio arriva direttamente da parte del New York Times
Svolta importante per quanto riguarda uno degli attentati più sanguinosi che si sono verificati a Kabul. Come quello del settembre del 2021, all’aeroporto, dove vennero uccise 183 persone. Tredici di loro erano americani, il resto civili. Ad architettare il tutto un leader dell’Isis-K che è stato giudicato responsabile di quell’attacco. Come riportato in precedenza, però, c’è una importante svolta nelle indagini. Ad annunciarla ci ha pensato direttamente il ‘New York Times‘.
Secondo quanto dichiarato dal noto quotidiano americano pare che i talebani, nelle ultime ore, avrebbero ucciso proprio il leader di questa associazione. Citando, tra l’altro, alcune fonti che hanno confermato questa notizia. Per l’intelligenza americana afferma con “elevata fiducia” che l’architetto di questo attacco è stato ucciso pur non avendo alcun tipo di prova a riguardo.
A quanto pare i funzionari americani sarebbero venuti a conoscenza, a partire dai primi giorni del mese di aprile, che l’artefice di questo attacco sarebbe stato ucciso. Ad opera dei talebani in Afghanistan nel corso di una operazione. Anche se resta ancora da capire se la sua uccisione sia stato un attacco mirato oppure se la sua morte sia frutto del risultato degli ultimi scontri che sono in atto tra talebani e membri dell’Isis. Lo stesso quotidiano americano ci ha tenuto a precisare come le autorità non abbiano voluto identificare il leader ucciso.
L’amministrazione del presidente Joe Biden, in questo momento, sta chiamando le famiglie dei 13 americani uccisi per comunicare questa notizia. Nel frattempo sono arrivate anche le parole da parte del padre di una delle vittime. Si tratta di Darin Hoover, padre del martine Taylor Hoover deceduto in questo attacco. L’uomo ha precisato che non gli è stato riferito il nome della persona uccisa. Non solo: non gli sono stati riportati neanche i particolari e dettagli di questa operazione. Una telefonata, quella arrivata dalla Casa Bianca, che lo ha “frustrato” non poco ha ribadito.