Il ministro Tajani a margine della conferenza sull’Ucraina: “Il nostro obiettivo è riuscire ad essere protagonista nella ricostruzione. Ecco come”.
Giornata importante quella di oggi per i rapporti tra Italia e Kiev. A Roma è andata in scena la prima Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. Un appuntamento che ha visto protagonisti sia la politica (presente anche il premier Meloni ndr) che le imprese. L’obiettivo è quello di iniziare ad organizzare la ripartenza del Paese subito dopo la fine della guerra.
“Questa è una giornata molto importante – ha detto Tajani a margine della conferenza – un segnale forte dell’Italia nei confronti dell’Ucraina. Ci sono mille imprese che si incontrano per parlare della costruzione e sicuramente è un segnale di grande solidarietà. Siamo impegnati nelle forniture militari, ma anche in aiuti per la popolazione civile. Vogliamo essere protagonisti, però, in tanti altri settori come per esempio quello energetico o quello dell’acciaio“.
“E mi fa piacere portare con me – ha aggiunto ancora il ministri degli Esteri – un braccialetto che mi hanno regalato alcuni imprenditori ucraini: c’è un pezzo di acciaio che viene dall’ultima produzione di Mariupol“.
In questo intervento con i giornalisti Tajani si è soffermato anche su altri due tempi importanti. Il primo riguarda l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. “Come Italia siamo impegnati per concludere questa operazione nel minor tempo possibile – ha sottolineato il ministro degli Esteri – apprezziamo tutti gli sforzi che sta facendo Kiev in questa direzione per rispettare le regole di Bruxelles e quindi li aiuteremo affinché possano essere parte dell’Europa e del mercato Ue“.
Il secondo tema è quello delle tempistiche del cessare il fuoco in Ucraina: “Ci auguriamo che si possa raggiungere la pace in tempi rapidi – ha ribadito il titolare della Farnesina – non è facile, ma contiamo anche sull’impegno della Cina a convincere la Russia a ritirare le proprie truppe dall’Ucraina“.