Era tornata da uno dei suoi tanti viaggi in Europa con 45 chili di papaveri da oppio, la scoperta grazie alla valigia lasciata nel taxi
Arrestata in flagranza di reato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “bulbo di papavero essiccato”. Per la precisione 45 i chili di papaveri trovati nella sua abitazione. A fermarla è stata una valigia lasciata nel taxi preso di ritorno da un viaggio in Austria. Ora è sotto processo per direttissima.
Masih Annu, 49 anni, di origine indiana ma ormai trasferitasi stabilmente a Roma è la donna fermata dalla polizia su segnalazione di un tassista insospettito. La signora era solita fare viaggi in Europa e specialmente in Austria, viaggi dai quali tornava carica di valigie. Per tornare a casa chiamava sempre lo stesso taxi, questa volta l’autista insospettito dalla mole di bagagli che la donna aveva con se ha trovato il modo di allertare le forze dell’ordine. Di ritorno dal suo ultimo viaggio infatti la 49enne aveva lasciato uno dei suoi borsoni dentro il taxi. L’autista che già da tempo aveva qualche dubbio circa il contenuto di quei borsoni che la donna era solita portare con sé di ritorno dai suoi viaggi ha contattato la polizia. Quando poi lo scorso 22 aprile la donna ha contattato il tassista per chiedergli di poter recuperare il bagaglio smarrito, l’uomo ha avvisato le forze dell’ordine che si sono presentate a casa della donna. Una volta dentro hanno scoperto 45 chili di bulbo di papavero, meglio noto come paglia di papavero dalla cui lavorazione si può ottenere una sostanza simil morfina.
La donna finita in manette per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente verrà processata per direttissima. Intanto il pm ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari tenuto conto dei suoi precedenti. La 49enne era stata infatti già beccata dalla polizia con in possesso le stesse sostanze oppiacee scovate nella sua abitazione pochi giorni fa. Il gip ha convalidato la misura cautelare nonostante le difese della donna che fa leva sul tradizionale uso indiano della pianta come digestivo e soprattutto come antidolorifico.
Non è la prima volta che qualcuno viene beccato con i bulbi di papavero da oppio. Pochi mesi fa il blitz in provincia di Latina che aveva fermato un uomo con 53 chili di bulbi essiccati e conservati in piccole confezioni. Masih Annu con il suo avvocato sta facendo leva sull’uso che viene fatto del bulbo di papavero in molte comunità, tra cui la sua. Viene assunto in particolare da chi lavora nei campi come antidolorifico, ma ha anche proprietà digestive. Del resto, sottolinea il suo avvocato, la sostanza in molti paesi europei come l’Austria appunto non è vietata, in più si aspetta la CTU per dimostrare che la quantità di sostanza stupefacente contenuta nei bulbi è irrisoria e perciò la versione della donna corrisponde al vero.