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Politica

Governo e maggioranza sotto alla Camera: respinto lo scostamento di Bilancio

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Mauro Simoncelli
Sul Def la maggioranza e il Governo sono  andati sotto alla Camera, dove è stato respinto lo scostamento di bilancio. La seduta è stata immediatamente sospesa
L’aula della Camera ha respinto la risoluzione proposta dalla maggioranza di Governa che autorizzava lo scostamento di bilancio per 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi nel 2024. La risoluzione ha ottenuto 195 voti favorevoli, 19 contrari e 105 astenuti, ma non essendo stata raggiunta la maggioranza assoluta, perché ne servivano almeno 201, il testo è stato respinto il che fa sì che non si possa procedere al voto sulle risoluzioni sul Def.
La camera dei deputati ha respinto lo scostamento di bilancio
A favore hanno votato i deputati della maggioranza, si sono astenuti quelli di Pd e M5S, mentre contro hanno votato quelli di Avs e del Terzo Polo, l’esito è stato accolta dall’applauso delle opposizioni. La seduta è stata immediatamente sospesa e senza l’approvazione allo scostamento del bilancio non si potrà votare la risoluzione per il Def. I lavori in aula, come annunciato dal presidente di turno, Fabio Rampelli, riprenderanno alle 19.

Non passa il voto

Alla Camera si doveva votare per approvare lo scostamento di bilancio che poi avrebbe permesso poi la votazione finale per la risoluzione finale per il Def. Ma, con un colpo di scena imprevisto, la maggioranza è andata sotto nella votazione per soli 6 voti che comunque sono bastati perché il provvedimento non passasse. Tutto rimandato alle 19. Prima però è stata immediatamente convocata la conferenza dei capigruppo della Camera. Una richiesta avanzata da parte di tutti i gruppi per un momento di riflessione dopo la bocciatura e subito accolta. “Nessun problema politico, è che i deputati o non sanno o non si rendono conto”, ha subito commentato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, “è’ inesperienza, non c’è dietro alcun segnale politico”, ha invece detto Maurizio Lupi (NM), commentando in Transatlantico la mancanza della maggioranza assoluta sullo scostamento di bilancio. “Con il taglio del numero dei parlamentari il numero dei parlamentari in missione perché impegnati al governo incide maggiormente, specie quando ci sono voti con maggioranze qualificate. Per fortuna il problema si risolve ma occorre convocare un nuovo Consiglio di ministri, che approvi una nuova relazione con un nuovo scostamento diverso anche solo di un euro. Il problema che questo scostamento serviva a tagliare il cuneo fiscale sin da maggio”.

Il ministro dell’Agricoltura Giancarlo Giorgetti – Notizie.com -. Ansa foto

Al Senato era andato tutto liscio

Sono stati 25 i deputati di maggioranza che non hanno partecipato nell’Aula della Camera alla votazione sulla risoluzione sullo scostamento di bilancio che non è stata approvata. Scorrendo i tabulati della votazione si evince che il gruppo con più assenti è stato quello della Lega (11), seguito da Fi (9) e cinque di Fdi. A non partecipare al voto per FdI sono stati, nel dettaglio, i deputati: Gianluca Caramanna, Beatriz Colombo, Andrea de Bertoldi, Carlo Maccari e Carmine Raimondo. Per FI: Giovanni Arruzzolo, Deborah Bergamini, Marta Fascina, Raffaele Nevi, Andrea Orsini, Francesco Rubano, Gloria Jotti Saccani, Fabrizio Sala e Luca Squeri. Infine, per la Lega non hanno votato: Antonio Angelucci, Davide Bergamini, Umberto Bossi, Virginio Caparvi, Andrea Giaccone, Elisa Montemagni, Rossano Sasso, Valeria Sudano, Luca Toccalini, Edoardo Ziello e Gianpiero Zinzi.

L’aula del Senato aveva intanto approvato con 110 voti favorevoli, 59 contrari e 4 astensioni la risoluzione sul Documento di economia e finanza proposta dai gruppi di maggioranza (FdI, FI, Lega, Civici d’Italia). Via libera – con 115 sì, 29 no e 29 astenuti – anche alla risoluzione sullo scostamento di bilancio per cui è richiesto il voto a maggioranza assoluta dei componenti. Sono di fatto precluse le altre due risoluzioni delle opposizioni e proposte, separatamente, da Pd-M5s e Avs e dal Terzo polo.

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Mauro Simoncelli