Articolo a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Una vita dedicata al teatro quella di Marianella Bargilli, dal 26 aprile in scena a Roma con “Spose. Le nozze del secolo” una storia vera avvenuta in Spagna nel 1901 quando due donne, Elisa e Marcela, riuscirono – con uno stratagemma – a sposarsi in chiesa
Attraverso la rappresentazione teatrale, si possono affrontare temi di attualità non sempre comodi e l’attrice questo lo sa benissimo. Nel corso delle sue performances ha dato voce sulla scena anche a chi è escluso, chi deve denunciare un sopruso, combattere un abuso o conquistare un diritto.
Quella di Marianella è una carriera straordinaria e molto molto intensa. Oltre ad aver portato sul palcoscenico due opere di Eduardo Scarpetta e aver interpretato il ruolo di Fanny nell’inedito A Santa Lucia di Raffaele Viviani, è stata Julie Mercadet in L’affarista di Honorè de Balzac per la regia di Antonio Calenda. Nel 2013/2014 veste i panni maschili di Algernon ne L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde per la regia di Geppy Gleijeses e riceve la nomination come migliore attrice protagonista al Premio giovani “Vincenzo Cerami”. Nelle stagioni 2014/2015/2016 è stata la signora Perella in L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello con la regia di Giuseppe Dipasquale. E’ stata anche Rosaura ne Il bugiardo di Goldoni per la regia di Alfredo Arias che ha debuttato in prima nazionale a giugno 2015 al Napoli Teatro Festival. Nel 2016/2017 ha vestito Teresa in Luci della ribalta di Charlie Chaplin per la regia di Giuseppe Emiliani. Nell’agosto del 2017 partecipa al Festival di Borgio Verezzi, nel ruolo di Sofia, con lo spettacolo La cena delle belve di Vahè Katchà per la regia Julien Sibre. Nel 2018 un altro classico: è Margherita Gautier in La signora della camelie di Alexander Dumas per la regia di Matteo Tarasco, con Ruben Rigillo, Silvia Siravo e Carlo Greco che ha portato in tournée nel 2018 e 2019.
Nel settembre 2018 è stata in scena ai Giardini di Castel Sant’Angelo, nell’ambito dell’Estate romana 2018, nel ruolo di Alberta, con lo spettacolo Refugees… voi come noi ideato e diretto da Ugo Bentivegna. Nell’estate 2019 lo spettacolo diventa “Refugees…il respiro dei migranti … Salina Opera Paese” nell’ambito della XIV edizione del SalinaDocFest e l’anno successivo lo spettacolo ha conosciuto altre tre repliche in Sicilia.
Nel gennaio del 2021 interpreta Dida, Diamante, Anna e Rosa nell’allestimento dello spettacolo Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello per la regia di Antonello Capodici. Nel febbraio 2021 è Caterina Leher in La governante di Vitaliano Brancati per la regia di Guglielmo Ferro.
Nell’aprile 2021 partecipa alla pubblicità Snaitech. Nel maggio di quello stesso anno è al cinema col film “Tramonto a Nord Ovest” di Luisa Porrino nella parte di Marilena. Nel luglio 2021 partecipa al Campania Teatro Festival con lo spettacolo “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, per la regia Alessio Pizzech.
In televisione conduce due trasmissioni per il canale satellitare Sky-Leonardo “Style” e “Notturno” ed è ideatrice e protagonista del programma “Tournée”, primo reality-documentario sul teatro che segue la recita de Il Pigmalione, dai provini all’ultima recita. Nel 2013, sempre per il piccolo schermo ha partecipato alla fiction La narcotici 2 – sfida al cielo – in onda su Rai 1 – per la regia di Michele Soavi, nel ruolo di Ada Carrocci. Nel 2014 e’ stata nel cast della fiction Baciato dal sole per la regia di Antonello Grimaldi nel ruolo di Donata, anch’esso in onda su Rai 1. La sua passione per il teatro la ispira nell’ideazione e la direzione artistica di “Ponza in Festival 2008” manifestazione di teatro, musica e danza. Nel 2009 si è occupata dell’ottimizzazione artistica e organizzativa del Teatro Quirino-Vittorio Gassman e nel 2010, nello stesso teatro, è stata ideatrice e direttore artistico della rassegna “Autogestito”.
Oggi, Marianella è un attrice ricercata e amata da tutti per la sua versatilità e professionalità ineccepibile. Oscar Wilde diceva che “Amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura tutta la vita”… La Bargilli applica questa citazione quotidianamente nel suo vissuto. Da mercoledì 26 a domenica 30 aprile 2023 lo spettacolo Spose, le nozze del secolo con Marianella Bargilli e Silvia Siravo è, come detto, in scena all’OFF/OFF Theatre di Roma. Scritto da Fabio Bussotti e diretto da Matteo Tarasco, racconta la vera storia d’amore di due donne che l’8 giugno del 1901 – precisamente alle ore 7,30 – si sposarono nella chiesa di San Jorge a La Coruña. Quello di Elisa e Marcela è stato il primo matrimonio legale tra persone dello stesso sesso, unione che non è mai stata annullata né dalla Chiesa, né dal registro civile. Quella portata in scena per la prima volta dalla coppia Bargilli – Siravo è una storia avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, la storia di un amore che, a dispetto della legge e dell’opinione pubblica, seppe trovare un coronamento.
“Lo spettacolo – ha detto l’attrice cecinese – racconta una storia vera, d’amore, libertà e coraggio di due donne che nei primi anni del Novecento fecero delle scelte così coraggiose che sfiderei chiunque di quell’epoca a poterle anche solo immaginare. L’intento è quello di raccontare la loro storia d’amore, ma anche l’epopea che hanno attraversato per poterla vivere e stare insieme. Torno a lavorare con Silvia Siravo con la quale ho già collaborato in altri allestimenti ed è una compagna importante che conosco, una grande professionista e un’amica. Tarasco – conclude – è un regista con il quale ho fatto ‘La signora delle camelie’ e sono molto felice di tornare a lavorare con lui, così come sono contenta di lavorare con questa nuova produzione”. “Quello che porteremo in scena è un racconto appassionato, dolente e sincero, ma anche ironico e provocatorio – aggiunge Silvia Siravo –. Il racconto della storia vera di Elisa e Marcela, e del mondo miope e conformista che ha ostacolato la loro tenace e coraggiosa ricerca di libertà. Quando ho scoperto questa storia, accaduta realmente in Spagna nel 1901, ho immediatamente pensato fosse importante trovare il modo di portarla a teatro. I tanti diritti acquisiti nella nostra epoca sono frutto anche delle battaglie di donne come Elisa e Marcela. Tenerne viva la memoria è necessario. ‘Spose’ è per me il concretizzarsi di un sogno e sono grata a tutte le persone che ne stanno permettendo la realizzazione”.
Al centro della scena Marianella è perfettamente a suo agio. La sua recitazione, anche quella tramite le mani, è favolosamente fine, sensibile e trascinante; la sua meravigliosa voce è capace di ogni sfumatura e riesce ad essere commoventemente infantile o far gelare il sangue nelle vene. La presenza sul palcoscenico è serrata, flessibile e, in ogni istante, di grande effetto. Abbiamo di fronte un’attrice straordinaria, di fama nazionale. Basta leggere il suo curriculum – che abbiamo prima riassunto – per rendersi conto dell’incredibile esperienza che ha avuto nel mondo dello spettacolo. Oltre che per il talento indiscutibile, è conosciuta per la sua empatia e capacità di tirar fuori le abilità artistiche anche dalle persone apparentemente più ‘particolari’. In questo spettacolo, Bargilli è una delle due donne, legate dall’amore ma anche per la cultura al femminile. Entrambe proseguono il loro cammino alla ricerca della felicità. Per costruire una nuova fermata, una nuova stazione culturale, improntata alla riflessione, alla narrazione, allo spettacolo, da dedicare al viaggio della vita. Vi invito ad andare a teatro ad applaudire due attrici italiane molto molto molto brave.