Continua a stupire Matteo Arnaldi al Masters 1000 di Madrid. Per la prima volta in carriera il sanremese ha eliminato un top 5. Ed ora al terzo turno…
Nonostante le assenze pesanti di Sinner e Berrettini a Madrid, il momento d’oro del tennis italiano maschile continua. Al Masters 1000 di Madrid la scena se la stanno i cosiddetti outsider e chissà se questo torneo non rappresenti per loro il salto di qualità definitivo per riuscire a stare in pianta stabile a certi livelli.
Nella giornata di ieri Vavassori e Cecchinato sono stati autentici protagonisti vincendo in due set rispettivamente contro ormai ex Fab Four Andy Murray e con un sempre scomodo Fucsovics. Oggi era il giorno di Matteo Arnaldi ed anche il sanremese non ha assolutamente deluso le attese. Dopo aver avuto la meglio su Paire al primo turno, il numero 105 del mondo ha battuto in due set (6-3 6-4) Casper Ruud, numero 4 del ranking ATP oltre che terza teste di serie a questo torneo.
Partita perfetta di Matteo Arnaldi
Serviva una partita perfetta per Arnaldi contro Ruud e così è stato. Il sanremese non ha sbagliato praticamente nulla e soprattutto è stato continuo nel rendimento. Una prestazione senza sbavature che ha Matteo nel primo set ad allungare per primo (dopo una palla break salvata) nel game numero quattro per poi cedere subito il servizio nel gioco successivo. Il momento decisivo è stato tra il settimo e il nono game dove l’italiano prima è riuscito a salvare una palla break e poi ottenere quel vantaggio decisivo che è riuscito a difendere nell’ultimo gioco per chiudere sul 6-3.
Nel secondo set il norvegese ha accusato un po’ quanto successo in quello precedente subendo subito il break. Momento di sbandamento che è continuano anche nel secondo turno di servizio quando è stato costretto a salvare ben tre palle del 3-0. Arnaldi, invece, è stato molto bravo sul 5-3 quando ha difeso la palla break concessa al suo avversario. Alla fine il set si è concluso 6-4 per il sanremese.
Ora il terzo turno
Per Arnaldi si tratta della prima vittoria contro un top five ed ora forse arriva il più difficile: confermarsi contro Munar, numero 88 del ranking, e avversario di un livello sicuramente più basso rispetto a Ruud.
