In esclusiva ai microfoni di Notizie.com, l’onorevole Michela Brambilla attacca Fugatti: “Vuole solo mascherare il fallimento della sua politica”
“Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Difenderemo Jj4 attraverso tutti i modi che la legge ci permette, partendo da un nuovo ricorso amministrativo”. Michela Brambilla, deputata del Gruppo Misto e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, continua la sua battaglia in difesa dell’orsa JJ4, catturata in Trentino. Il presidente della Regione Fugatti ha firmato una nuova ordinanza di abbattimento verso l’orsa, che ha ucciso il runner Andrea Papi nei boschi sopra Caldes.
Sono ore di apprensione per il futuro di Jj4, l’orsa catturata in Trentino mentre accudeva i suoi quattro cuccioli, la scorsa settimana. Il Governatore del Friuli Fugatti ha firmato una nuova ordinanza che prevede il suo abbattimento, nonostante la forte opposizione di tutte le più importanti organizzazioni ambientaliste e della stessa famiglia del Runner ucciso. La prima ordinanza di abbattimento era stata sospesa dal Tar due settimane fa. Fugatti aveva già richiesto l’abbattimento dell’orsa nel 2020 dopo una prima aggressione. Ora è tornato alla carica.
“Ieri sera abbiamo depositato il ricorso contro il decreto di abbattimento Jj4 appena siglato dal presidente della Provincia di Trento – dichiara a Notizie.com Michela Brambilla -. Confidiamo che la magistratura voglia salvare l’orsa e fermare l’ossessione di Fugatti nei confronti di tutti gli orsi del Trentino. Che vuole nascondere il fallimento della sua politica nel progetto di ripopolamento”. La deputata non si spiega il motivo per il quale l’orsa del Trentino dovrebbe essere abbattuta. “Jj4 è attualmente rinchiusa e non può nuocere a nessuno. La sua eventuale uccisione non avrebbe nessuna logica. Non esiste la pena di morte per gli animali e non si può applicare. Non sarebbe giustificata dal punto di vista giuridico e scientifico”.
Già ieri, Michela Brambilla era tornata alla carica, accusando Fugatti di essere un “presidente-sceriffo, preda delle proprie pulsioni elettorali, offre in pegno sacrificale la vita di mamma orsa per coprire i propri errori, con la stessa leggerezza e la stessa ostinazione con cui, dodici anni fa, da deputato del Carroccio, voleva offrire stufato d’orso ai convitati della festa della Lega di Primiero. Allora intervennero i Nas dei Carabinieri per bloccare l’inaccettabile iniziativa e i banchettanti rimasero a bocca asciutta. Ora ci auguriamo che la magistratura amministrativa metta fine a questo festival dell’arroganza, ad un piglio irrispettoso perfino dei sentimenti della famiglia del povero Andrea Papi, la cui umanità giganteggia sulla meschinità politico-amministrativa dell’aspirante ‘killer di orsi’ Fugatti”.