La questione continua a suscitare dibattiti accesi tra i sostenitori della sua soppressione e coloro che chiedono il suo trasferimento in un santuario. Il governatore ha ribadito la necessità di abbattere l’orsa, mettendo così nero su bianco la sua posizione.
Il governatore della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha ribadito la sua intransigenza rispetto al destino dell’orsa Jj4, responsabile dell’uccisione del ventiseienne Andrea Papi nei boschi di Caldes lo scorso 5 aprile. Fugatti ha escluso con forza l’ipotesi di trasferire l’animale in qualche santuario per plantigradi, anche all’estero, definendo tale strada non percorribile a causa dei rischi legati alle operazioni di trasferimento. Nel suo ultimo decreto, firmato giovedì sera, il governatore ha ribadito la necessità di abbattere l’orsa, mettendo così nero su bianco la sua posizione.
L’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, aveva aperto all’ipotesi di un’alternativa all’uccisione dell’animale, ma la Provincia autonoma di Trento ha escluso questa possibilità. Questa decisione ha suscitato l’indignazione di numerose associazioni animaliste, tra cui la Lav, Enpa e Leidaa, che hanno annunciato un ricorso contro il provvedimento e presentato una diffida a non procedere all’abbattimento per non incorrere nel reato di uccisione di animali senza necessità.
Secondo le associazioni animaliste, la Provincia avrebbe interpretato a modo suo il parere dell’Ispra e non ci sarebbe alcun rischio di trasferimento dell’animale. La Lav ha sostenuto che l’orsa sarebbe addormentata e poi trasferita, senza che ci sia alcun bisogno di ucciderla. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e a capo di Leidaa, ha definito l’ossessione di Fugatti per l’uccisione dell’orsa come una legge del taglione da applicare a un’orsa in cattività che non può far male a nessuno. Brambilla ha definito il gesto di Fugatti come una scommessa sacrificale sulla vita della mamma orsa.
Il Tar dovrà decidere sulla questione, avendo già fissato un’udienza per l’11 maggio. Secondo i legali della Lav, ma anche secondo quelli della Provincia, l’appuntamento potrebbe slittare, poiché si sarebbe dovuto discutere dei precedenti provvedimenti di Fugatti, superati dall’ultimo decreto. La nuova data potrebbe essere il 25 maggio, già in calendario per decidere le sorti di Mj5, l’altro orso considerato pericoloso. Nel frattempo, l’abbattimento dell’orsa è sospeso fino al giorno 11 maggio, quando sarà trattato l’incidente cautelare. Successivamente, Fugatti ha dichiarato che, pervenuti gli esiti dell’incidente cautelare, l’orsa dovrà essere abbattuta al più presto. L’incarico di abbattere l’animale è stato dato all’Azienda per i servizi sanitari, con il supporto del Corpo forestale.