Pd, Zanda non ha dubbi su Schlein: “Tifo per lei, anche se…”

L’ex capogruppo del Partito Democratico al Senato, Luigi Zanda, ha rilasciato una intervista al quotidiano “La Stampa”. Il politico si è voluto soffermare sul ruolo importante di Elly Schlein e non solo 

Intervista a 'La Stampa'
L’ex capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda (Ansa Foto) Notizie.com

Luigi Zanda non ha dubbi: continuerà a fare il tifo per la segretaria del suo partito, Elly Schlein. Crede nel suo successo, anche se ci tiene a ribadire un paio di cose. Le stesse che ha voluto discuterne nella sua intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa“. Un rapporto, quello con la nativa di Zurigo, che per il politico deve essere “franco”. In questi giorni non si sta facendo altro se non parlare della sua uscita sulla rivista “Vogue” del 25 aprile. In quella occasione non sono assolutamente mancate le polemiche del caso. In merito a quella sua intervista Zanda ci ha tenuto a precisare che un partito di governo deve concentrarsi più alla politica che all’immagine.

Uscite del genere, come quelle effettuate dalla segretaria del Pd, non piacciono molto a Zanda. Tanto da porsi una domanda: “La domanda politica è questa: è un atto isolato di vanità, o è il segno dello stile comunicativo della segretaria, quello di prestare più attenzione ai lettori di Vogue che agli interessi degli elettori Pd?“. La risposta non si è fatta assolutamente attendere visto che lo stesso politico ha confermato il proprio pensiero: “Nel primo caso è un errore veniale, nel secondo un errore grave“.

Pd, Zanda: “Schlein si chieda perché stanno andando via dal partito

Intervista a 'La Stampa'
L’ex capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda (Ansa Foto) Notizie.com

Anche uno che il Pd lo conosce molto bene, come Matteo Renzi, ha voluto esprimere il proprio pensiero in merito a quanto sta accadendo nell’ultimo periodo. L’attuale numero uno di ‘Italia Viva’ ha dichiarato che coloro che lasciano il Partito Democratico lo fanno solamente per le idee e non tanto per il look della leader. Su queste sue parole e sul suo futuro non ha dubbi: “Non ho mai pensato di andarmene. Non capisco l’uscita di Borghi e Chinnini. La Schlein si deve chiedere il perché del loro addio. Credo che si tratti o della difficoltà da parte di un partito oppure del linguaggio della stessa segretaria“.

Poi un consiglio alla leader del partiti: “Credo che se dedicasse tempo ad argomenti come gestazioni, termovalorizzatore ed altri farebbe molto bene“. “Dire di essere favorevole alla gpa e poi non discuterne di certo non è un buon metodo”. Decisione solitaria? “Se fosse così sarebbe un rischio. Il Pd o è un grande partito popolare o non esiste. È nato per governare l’Italia, questo nuovo di Schlein ancora non esprime una cultura di sinistra di governo“.

Gestione cookie