Il segretario della Cisl Landini e quello della Uil Bombardieri al concerto del Primo maggio a San Giovanni tornano sull’incontro col Governo e sul Cdm
Il Consiglio dei Ministri il giorno del Primo maggio, le decisioni prese con il decreto lavoro che muove i primi passi e quell’incontro a palazzo Chigi di fretta e furia. I sindacati tornano su tutti questo e lo fanno durante il concerto del Primo maggio a san Giovanni. Sono arrivati nella capitale dopo aver presenziato ad una manifestazione a Potenza, Landini e Bombardieri si sono fatti cinque ore di macchina in autostrada per essere presenti e puntuali. E sono e restano agguerriti, nonostante il governo qualche decisione importante l’abbia presa come il taglio del cuneo fiscale, ma per i leader dei sindacati manca sempre qualcosa: “Il decreto sul lavoro varato dal governo è pessimo perché aumenta la precarietà”. E’ Maurizio Landini a parlare durante il Concertone di Piazza San Giovanni di Roma.
Per Landini non c’è la possibilità di arretrare di un solo centimetro: “La lotta alla precarietà è fondamentale per chi vuole avere un futuro. In più non è accettabile lavorare in quelle condizioni io non vedo una strategia che pensi a come costruire il paese. Vedo provvedimenti che sono solo delle toppe”. Poi, parlando del Primo Maggio, sottolinea. “Per quel che ci riguarda è una giornata che vuole rimettere al centro della discussione il lavoro con diritti – aggiunge – quindi il superamento della precarietà e l’aumento dei salari e le politiche che il governo sta facendo non vanno in questa direzione. Glielo abbiamo detto ieri e glielo ripetiamo oggi e lo faremo anche domani se serve“.
“Abbiamo detto alla gente di venire in piazza a maggio – aggiunge Landini mentre parla sotto la pioggia attorniato dai cronisti durante il Concertone – vedremo come reagiremo, mi auguro che ci siano tante persone. Noi stiamo discutendo nei luoghi di lavoro, pubblici e privati poi tireremo le somme di quello che succede“. Landini non dimentica i giorni fissati per lo sciopero in varie città d’Italia: “Non è una passeggiata: il 6 a Bologna con tutte le regioni del Centro, il 13 a Milano con tutte le Regioni del Nord e il 20 con quelle del Sud e quel giorno ci sarà una manifestazione anche a Cagliari ”
“E noi invitiamo tutti a manifestare per superare la precarietà – ha spiegato il segretario della Cigl Landini con al fianco il segretario della Uil Bombardieri –, per riformare il fisco, per far pagare le tasse a chi non le paga, per garantire il diritto alla salute, per la sanità pubblica che non funziona e la gente continua a morire sul lavoro. Pensiamo che sia necessario che scendano in piazza tutte le persone che condividono queste nostre tesi. Se dopo il 20 non avremo risposte decideremo come proseguire la mobilitazione. Non per andare in piazza – conclude – ma per cambiare delle condizioni“.