A volte la strada che il Signore sceglie per la vita di ciascuno si mostra inattesa e imprevedibile, tanto che a vedersi scombussolare i piani sono spesso coloro che mai avrebbero immaginato. Come è accaduto anche a Danilo Di Nardi.
Il giovane aquinate infatti si è trovato a vivere una storia a dir poco singolare, quella di togliere di dosso l’abito togato per indossare la talare che lo ha portato a diventare ministro della Casa del Signore.
Il giovane infatti ha deciso di interrompere il praticantato che lo avrebbe avviato alla professione di avvocato per scegliere di dare piena conferma alla sua vocazione religiosa, diventando così un ministro della Chiesa e del Signore.
L’ordinazione sacerdotale è avvenuta nella cornice della chiesa di Santa Maria della Libera, ad Aquino, in provincia di Frosinone, alla presenza del vescovo Gerardo Antonazzo. Danilo è stato infatti fino ad oggi un giovane brillante che attendeva di vestire l’abito togato dei tribunali, e che per questa ragione dopo il diploma aveva deciso di cimentarsi negli studi in legge, conseguiti nel 2012.
La vocazione improvvisa che scombina i piani del giovane
Da lì, subito il ragazzo aveva iniziato il per poter esercitare la professione di avvocato. A prima impressione, tutto procede a gonfie vele, e il destino di Danilo sembrava ormai segnato, nella direzione delle professioni giuridiche. Tuttavia, all’improvviso, arriva qualcosa che sconvolge letteralmente la sua vita. Era il 2015 infatti quando il giovane avverte una chiamata dall’alto, talmente forte che diventa per lui necessario mettere da parte le sue aspirazioni in ambito legale per dare spazio agli studi teologici e all’entrata in seminario.
Come riporta il quotidiano online Ciociaria Oggi, infatti, Danilo mostra le sue capacità brillanti anche in questo nuovo percorso di vita, superando fin da subito tutte le tappe previste. Prima viene ammesso nel cammino per il sacerdozio, poi viene ordinato diacono, e per l’ultima l’ordinazione con l’imposizione delle mani da parte del vescovo diocesano, monsignor Gerardo Antonazzo.
Insomma, una storia a lieto fine, conclusa con la consacrazione a sacerdote, che oggi rappresenta un vero e proprio segnale e stimolo per tanti che vivono la propria vita senza la consapevolezza che, da un momento all’altro, Dio potrebbe scombinare ogni piano mostrando un cammino prima inatteso. Con risultati peraltro molto positivi. “Negli ultimi anni il presbitero ha collaborato attivamente nelle parrocchie di Roccasecca e Colle San Magno, con i parroci monsignor Giandomenico Valente, Don Xavier e Padre Joseph, facendosi apprezzare per la sua preparazione ma anche con il particolare contatto umano verso le persone”, è quanto infatti riporta il quotidiano locale.
Senza peraltro interrompere nemmeno la sua precedente passione, quella del diritto. Infatti Danilo, ormai don Danilo, inizierà il suo percorso pastorale nella chiesa del territorio secondo le indicazioni di Monsignor Gerardo Antonazzo. Ma allo stesso tempo ha ripreso anche gli studi legali, sia in diritto civile che penale. Non si può che augurargli un futuro prospero e pieno di soddisfazioni vere e piene, quelle che solo il cielo può concedere.