Wes Anderson compie 54 anni e, mentre si prepara a far uscire il suo prossimo film, ha espresso la sua opinione sulla critica cinematografica.
A 54 anni Wes Anderson può serenamente considerarsi uno dei registi più amati di quest’epoca cinematografica e, nonostante la fedele schiera di appassionati, anche nel suo caso i critici sono da sempre fonte di turbamenti.
Il regista statunitense arriverà prossimamente in sala con Asteroid City, attesa pellicola in cui pare, almeno dal trailer ufficiale da poco diffuso online, che verranno nuovamente espresse le preziose caratteristiche del suo cinema, grazie alle quali ha conquistato piuttosto velocemente un’identità formale ben precisa.
Aspettando il 14 Settembre, data scelta per l’uscita in sala di Asteroid City, riportiamo una dichiarazione del regista di Grand Budapest Hotel (il suo film più celebre) sulla critica cinematografica: “Leggere qualcuno che ti elogia può essere gratificante. Ti fa pensare ‘Ragazzi, ho davvero colpito questa persona’. Ma spesso, anche quando leggi la recensione di qualcuno che ti elogia, ti può capitare di pensare: ‘Oh, bene, pensano che questa cosa io l’abbia fatta apposta’, e pensi quindi che se qualcuno capisse come sono andate davvero le cose forse non ti apprezzerebbe più così tanto”, nella dichiarazione Anderson fa riferimento alla diffusa tendenza a sovra interpretare un testo cinematografico, che spesso rischia di estrapolare concetti e significati dove questi non erano stati concepiti neanche dallo stesso autore.
Anderson ha poi proseguito, descrivendo i rischi di leggere troppe opinioni sul proprio film: “In più, quando decidi di dedicarti alla lettura delle recensioni, devi essere consapevole della possibilità che dietro l’angolo potrebbe essercene una terribile che finirà per essere una distrazione per te”. Il suo ultimo lungometraggio, The French Dispatch, uscito nel 2021, aveva soddisfatto soltanto gli appassionati più fanatici di Anderson e crediamo che questo nuovo progetto riuscirà a conquistare un pubblico più ampio. Allo stesso tempo, i fan più fedeli del regista, sperano che con questa nuova pellicola, non si vada a sacrificare l’espressione più genuina della cifra stilistica di Anderson, nel tentativo di assicurarsi una platea più ampia rispetto al relativo fallimento dell’ultimo progetto distribuito in sala.