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Cronaca

Tragedia Cutro, strage migranti: novità dall’udienza

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Cristiano

Tragedia Cutro, strage migranti: arrivano delle novità molto importanti in merito all’ultima udienza che è terminata proprio negli ultimi minuti 

Cutro (Ansa Foto) Notizie.com

Sono passati poco più di due mesi da uno degli episodi che ha sconvolto  non solamente il nostro Paese, ma il mondo intero. Ovvero il barchino dei migranti che è naufragato nelle coste calabresi. Precisamente a Steccato di Cutro (provincia di Crotone) dove sono stati ritrovati i corpi, senza vita, di 94 persone in mare. Un bilancio che è destinato ad aumentare visto che, all’appello, mancano ancora diversi dispersi di cui non si hanno più notizie. Negli ultimi minuti sono arrivate delle novità molto importanti in merito a questa tragedia. Nella giornata di oggi, martedì 2 maggio, è ripreso dinanzi al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Crotone l’incidente probatorio.

Con l’obiettivo di poter raccogliere quante più informazioni possibile dai sopravvissuti. Le loro testimonianze sono fondamentali in questa vicenda. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che, dei quattro presunti scafisti presenti in tribunale, fossero presenti solamente il turco Sami Fuat (50 anni) ed il pakistano Khalid Arslan (25). Il turco Gun Ufuk (28) si era collegato direttamente dal carcere di Tolmezzo (provincia di Udine) collegato dal carcere di Tolmezzo, dopo essere stato arrestato in Austria ed estradato in Italia lo scorso 28 aprile. Chi era assente all’udienza, invece, era Hafab Hussnain (21).

Tragedia Cutro, la testimonianza dei sopravvissuti: “Sono loro gli scafisti”

I sopravvissuti della strage di Cutro (Ansa Foto) Notizie.com

Nel corso dell’udienza sono arrivate alcune testimonianze da parte dei sopravvissuti. Come quella del 26enne pakistano, Muhammad Shah. Quest’ultimo ha affermato che, i primi giorni, hanno viaggiato al buio senza possibilità di vedere la luce. Solamente dal buco nel soffitto riuscivano a capire se era giorno o notte. Non è stato un viaggio per nulla facile, soprattutto tra coloro che si sentivano male (anche episodi di vomito). La sua e tante altre testimonianze da parte di chi ha ricordato quegli attimi a dir poco terribile che difficilmente potrà dimenticare. Oltre a lui anche Rehman Kalil, 23enne pakistano, che ha raccontato al pm Pasquale Festa tutto quello che ricordava di quei giorni dalla Turchia al nostro Paese.

Al pm hanno detto che l’organizzatore del viaggio era un pakistano che si faceva chiamare Ali Hassan. Uno dei testimoni ha raccontato che i trafficati avevano preso i loro cellulari al momento dell’imbarco. Fino a quando non glieli avevano restituiti senza scheda. Fuat e Ufuk sono stati riconosciuti come componenti dell’equipaggio da parte di Shah. Queste sono le parole di quest’ultimo: “Stava seduto dietro quello che guidava la barca, ma non dava ordini e non ha mai preso il timone“. Ufuk, invece, è stato visto condurre la barca. Non è finita qui visto che è stato indicato anche un quinto scafista: si tratterebbe di un siriano che sarebbe morto durante il naufragio. Nel frattempo ci sono novità per la prossima udienza: datata 4 maggio.

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