La scoperta di questi casi dimostra l’efficacia delle attività di controllo e verifica svolte dalle forze dell’ordine e l’importanza di un costante impegno nella lotta alla frode e all’evasione fiscale
Non si esauriscono i casi dei “furbetti” del reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza ha scoperto numerose irregolarità, segnalando all’autorità giudiziaria 30 persone per l’indebita percezione del contributo, per un totale di circa 210.000 euro. Le verifiche sono state effettuate in collaborazione con l’INPS e hanno rivelato diverse violazioni alle norme previste per l’ottenimento del reddito di cittadinanza.
Tra le posizioni irregolari individuate, tutte concentrate nella zona di Lucca, si è trovata la mancata residenza in Italia per 10 anni – requisito necessario per l’accesso al beneficio – e la percezione del contributo da parte di un soggetto che, dopo la presentazione della domanda, effettuava numerose giocate registrate su un conto gioco a lui riconducibile, movimentando nel solo 2021 somme per oltre 320.000 euro. Un’altra irregolarità riguarda una lavoratrice che era tenuta ‘a nero’ presso un salone per parrucchiera in Versilia, per una “paga” di circa 400 euro in denaro contante. La stessa persona, però, risultava essere una percettrice del reddito di cittadinanza dal luglio del 2022, per un importo di 500 euro mensili.
Reddito di cittadinanza, individuate nuove irregolarità
Tra le violazioni individuate alcune riguardano beneficiari che hanno omesso di dichiarare introiti economici da vincite al gioco online, la percezione di reddito di impresa da parte di un soggetto del nucleo familiare, e la mancata comunicazione delle informazioni relative allo stato di detenzione domiciliare e alle condanne intervenute nei 10 anni precedenti rispetto al coniuge convivente. Tutte le posizioni irregolari individuate dalla Guardia di Finanza di Lucca sono state comunicate alla direzione provinciale dell’INPS per avviare il recupero delle somme illegittimamente percepite e per bloccare i contributi richiesti ma non ancora erogati.
La scoperta di queste irregolarità dimostra l’importanza di una corretta gestione del reddito di cittadinanza, che deve essere destinato alle persone che ne hanno effettivamente bisogno e che rispettano i requisiti previsti dalla legge. Si tratta infatti di uno strumento importante per combattere la povertà e l’esclusione sociale, ma deve essere gestito in modo trasparente e rigoroso per evitare abusi e sprechi. La Guardia di Finanza di Lucca ha dimostrato di essere attenta a questo tema, individuando diverse situazioni di illecito e collaborando con l’INPS per sanzionare i responsabili e recuperare le somme indebitamente percepite. È importante che l’azione di controllo e di prevenzione degli abusi continui, affinché il reddito di cittadinanza possa svolgere il suo ruolo di strumento di inclusione sociale e di sostegno ai più deboli, senza essere oggetto di speculazioni e abusi da parte di pochi.
