Lavoro, arrivano importanti novità in merito all’aumento degli stipendi: l’annuncio è stato dato direttamente dalla viceministra del Lavoro, Maria Teresa Bellucci
La viceministra del Lavoro, Maria Teresa Bellucci, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica“. La politica ha trattato degli argomenti molto importanti. Tra questi spunta quello del taglio del cuneo fiscale. Lo stesso che potrebbe essere esteso soprattutto a chi guadagna più di 35mila euro l’anno. Anche se, almeno per il momento, questa si tratta solamente di una idea del governo. Anche se non è assolutamente da escludere che tutto questo possa avversarsi. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di evitare lo scalone che si potrebbe andare a creare sopra i 35mila euro con il nuovo taglio che porta lo sgravio contributivo al 6%.
A partire dal mese di luglio, però, ci saranno i primi aumenti di stipendio. Anche se si tratta di un argomento che riguarderò solamente chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro. Non è da escludere che un nuovo intervento sui redditi potrebbe arrivare anche in un secondo momento. Non prima del 2024. Nel corso dell’intervista ha fatto sapere che l’obiettivo principale è quello di rendere strutturale un taglio del cuneo fiscale di ben cinque punti. Nei prossimi cinque anni. Segno del fatto che, a partire da gennaio del prossimo anno lo sgravio potrebbe scendere anche con le buste paga.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “La risposta al lavoro povero è il taglio del cuneo che renderemo strutturale a piccoli passi”. Questo nuovo sgravio rende nota una disparità tra chi guadagna 35mila euro l’anno e chi prende poco di più. Per quanto riguarda questi ultimi pare che saranno destinati ad avere una busta paga meno alta, non usufruendo di uno sgravio che va a incidere fino a 160 euro lordi mensili in busta paga. Non una buona notizia per chi ha redditi tra i 35mila e 37mila euro annui. Il governo, però, non ha alcuna intenzione di fermarsi e sta facendo di tutto per effettuare un intervento sui redditi al di sopra dei 35mila euro annui.
Proprio andando in sinergia con la riforma dell’Irpef fa sapere la Bellucci. Senza dimenticare, però, che si può intervenire anche in un altro modo. In particolar modo con la riforma delle aliquote Irpef. Anche se si tratta di una operazione tutt’altro che semplice. In conclusione ha anche spiegato cosa può accadere a partire dal prossimo anno. Per poter rinnovare il taglio così come sarà da lugli servirebbero circa 10 miliardi.