In tutto il mondo aumentano i Paesi che, per compensare la perdita del gettito sulle accise impongono aumenti sulle vetture elettriche
Una cane che si morde la coda, che gira e rigira su stesso senza trovare una soluzione e soprattutto una via d’uscita. Da una parte si pubblicizza a grandi falcate e con super spot le nuove macchine elettriche, autovetture green che ci daranno una mano a migliorare l’ambiente e tutta la vita attorno a noi (almeno questo è quel che si dice), con la promessa di arrivare all’acquisto di queste macchine avveniristiche grazie aiuto di incentivi e sconti super che vanno a sommarsi all’ecobonus auto erogato dallo Stato.
In Italia questo discorso comprende circa 190 milioni di euro per il 2023 e consiste in 5.000 euro di sconto sul prezzo dell’auto, se c’è rottamazione di un vecchio veicolo, o 3.000 euro senza rottamazione. Tutto bello e brillante peccato che dietro sembra esserci una piccola grande fregatura che tanti non si aspettavano, nemmeno le case automobilistiche che da anni investono sul materiale e in alcuni casi anche sul carburante alternativo che dopo aver promosso esenzioni varie ed incentivi diretti ed indiretti ad acquistare le loro auto, le stesse verranno inglobate in giro allucinante di tassazione.
Il motivo di questo clamoroso (e indegno) giro di super tasse a livello mondiale sulle auto elettriche? Semplice, perché con le auto a benzina e diesel, ogni Stato, chi più chi meno, incassa dalle accise sui carburanti tra i 20 e i 25 miliardi di euro all’anno. E se la sostituzione dei veicoli a combustione interna con le auto elettriche continuerà ad andare aventi, senza creare delle alternative valide, si creerebbe un buco nei conti dello Stato per i mancati introiti. E’ questa la grande paura a livello europeo.
O meglio i grandi burocrati, sapendo della necessità di far circolare macchine che non inquinino l’ambiente, hanno prima promesso mega sconti per farle acquistare, ma adesso si sono resi conto che non hanno abbastanza risorse economiche per compensare l’avvicendamento con la benzina e diesel. Una mossa furba che ora rischia seriamente di ricadere sulla gente che ha appena acquistato la famosa e tanto utile macchina green L’Unione europea chiede di alzare le accise sui carburanti fossili ed eliminare i Sussidi ambientalmente dannosi (SAD), cosa che dovrebbe avere l’effetto di alzare il costo del pieno di benzina e quindi incentivare i cittadini a spostarsi verso la mobilità elettrica poi però si tasseranno a livelli incredibili