Tentano una rapina in un ristorante con un’arma a dir poco “particolare”: scattano gli arresti da parte delle forze dell’ordine
Avevano ben pensato di effettuare un colpo rubando l’intero incasso di giornata del ristorante, ma qualcosa è andato decisamente storto. Fortunatamente, ovviamente, per i ristoratori che hanno vissuto momenti di panico e che difficilmente potranno dimenticare. Una rapina finita nel migliore dei modi, ovvero con l’arresto da parte di alcuni malviventi. Ci troviamo a Trento dove due malintenzionati hanno tentato di rapinare la cassiera di un ristorante al centro della città. La donna, però, non si è fatta intimorire ed ha reagito. Mettendo in fuga i due rapinatori. Nel corso dell’interrogatorio, delle forze dell’ordine, la vittima ha detto che i rapinatori erano armati di una siringa.
Sul posto sono arrivati gli uomini della Squadra mobile della polizia della zona. Gli stessi che hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale. Fino a quando non sono riusciti ad identificare i due autori del reato. Questo è quello che ha fatto sapere la questura con una nota ufficiale. Una volta portati in ufficio, i due hanno confessato quello che avevano fatto. Per loro si sono aperte inevitabilmente le porte del carcere.
Trento, tentano rapina in ristorante con siringa: arrestati in due
Il tutto è accaduto la sera di domenica 30 aprile. Poche ore dopo è avvenuto l’arresto da parte dei poliziotti. A quanto pare, uno dei due, faceva il palo per controllare come fosse la situazione all’esterno dell’esercizio. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che i due rapinatori abbiano alle spalle molti precedenti penali. Si tratta di due tossicodipendenti che sono stati trovati in possesso di una confezione di siringhe ed anche del k-way che hanno utilizzato nel momento della rapina.
Come riportato in precedenza è stata la reazione della donna che non si è sottratta alle richieste del ladro. Tanto da metterlo in fuga insieme al suo complice. I due si erano allontanati verso piazza Duomo. Poi è stata chiamata la polizia per le indagini di rito. Una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità visto che, episodi del genere, non si verificano molto spesso in città.