Il governo ha reso parere favorevole all’ordine del giorno di Gianfranco Rotondi sul dl migranti. Lo ha detto nell’Aula della Camera il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, dopo la segnalazione del comitato per la Legislazione di Montecitorio. L’Ordine del giorno impegna l’esecutivo a una correzione dell’articolo 7 ter del decreto sulle Disposizioni in materia di decisioni sul riconoscimento della protezione internazionale
“All’Europa serve piu’ politica: a volte si concentra su piccoli problemi e non e’ in grado di affrontare le grandi questioni. Perche’ l’Italia ha posto il tema migrazione? Perche’ e’ un tema che riguarda tutti, non soltanto l’Italia.
Perche’ non c’e’ solo il corridoio mediterraneo ma anche il corridoio dei Balcani. Come si puo’ risolvere a monte il problema? Lo si risolve in Africa, lo si risolve in Medio Oriente”. Sono le parole del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, a margine della prima giornata di The State of the Union. “Serve una strategia di grande respiro con grandi investimenti anche economici. O lo fa l’Europa o non si risolve il problema. Per questo noi insistiamo sulla necessita’ assoluta di avere un coinvolgimento europeo. Qualche passo in avanti lo si fa“.
Intanto alla Camera si vota e passa il Dl Cutro, col governo che ha reso parere favorevole all’ordine del giorno di Gianfranco Rotondi sul dl migranti. Lo ha detto nell’Aula della Camera il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, dopo la segnalazione del comitato per la Legislazione di Montecitorio. L’Ordine del giorno impegna l’esecutivo a una correzione dell’articolo 7 ter del decreto sulle Disposizioni in materia di decisioni sul riconoscimento della protezione internazionale. “Con la conversione oggi del decreto immigrazione l’Italia finalmente assume una posizione chiara e di fermezza sul problema dei flussi migratori e della tratta degli uomini. Dopo anni di immobilismo delle sinistre e di politiche scellerate dei “porti aperti”, ci allineiamo alle discipline europee in materia di permessi di soggiorno, agevoliamo i flussi regolari, proteggiamo le frontiere e non mostriamo nessuna tolleranza per chi lucra sulle vite delle persone. Avevamo il dovere di affrontare un’emergenza non più procrastinabile e lo abbiamo fatto, con coraggio e decisione”.
Ha commentato così la deputata di Fratelli D’Italia Sara Kelany il passo compiuto dalla maggioranza di governo in tema di immigrazione. Nello stesso partito, il deputato Manlio Messina, ha liquidato con queste parole lo scivolone sul controverso articolo 7 ter contenuto nel decreto e sul quale le opposizioni avevano sollevato il tema di incostituzionalità: “Chi fa, fa molliche, é normale. Preferiamo fare, commettiamo errori e recuperiamo nei tempi previsti. Mi dispiace per le sinistre“.