Gabriele Natalizia in esclusiva ai nostri microfoni: “Le parole di Medvedev su Zelensky? Lui ha ormai preso una posizione di falco”.
Ritorna molto alta la tensione tra Russia e Ucraina dopo la presenza dei droni sul Cremlino. Medvedev ha parlato di “eliminare fisicamente Zelensky” mentre gli Stati Uniti frenano sulla versione di Mosca. La nostra redazione ha contattato Gabriele Natalizia, professore di Relazioni internazionali all’Università Sapienza di Roma e coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info, per fare il punto della situazione sulla guerra.
Gabriele Natalizia, cosa sta succedendo tra Russia e Ucraina? Medvedev ha parlato addirittura di uccidere Zelensky.
“Possiamo dire che ha preso sostanzialmente la posizione del falco. Se nel 2012 sembrava essere il vero tramite tra Russia e Occidente, oggi ha assunto un ruolo completamente differente. Per quanto riguarda la presenta dei droni sul Cremlino, possiamo pensare ad una roba dimostrativa. Sappiamo tutti che ormai Putin non dorme lì da tempo. C’è anche l’ipotesi di una false flag, ovvero un’operazione gestita da Mosca per giustificare un nuovo attacco in Ucraina“.
Si parla molto di una controffensiva dell’Ucraina. Siamo entrati nella fase decisiva della guerra?
“Non so se siamo entrati nella fase decisiva. Ancora non si combatte seriamente a causa del cosiddetto fango di primavera. Sicuramente la controffensiva ucraina ci sarà, ma bisognerà capire i risultati. Kiev ha ottenuto solamente armi difensive e solo 9 brigate saranno operative a breve. Questo significa che ci sarà un’operazione mirata e quindi provare a conquistare Bakhmut o Zaporizhzhia. Da sottolineare anche che i russi in questo momento stanno giocando sul fattore tempo. Sono consapevoli che con il passare dei mesi il sostegno occidente all’Ucraina potrebbe indebolirsi. Senza dimenticare anche andiamo verso l’inizio delle primarie negli Usa in vista delle elezioni del 2024 e potrebbero essere proprio loro a spingere per aprire una trattativa“.
In caso di nuova sconfitta della Russia, possiamo parlare di un nuovo grave danno d’immagine per Mosca?
“Dipende cosa succederà. I numeri che gli ucraini hanno a disposizione non fanno sperare in una grande conquista da parte di Kiev. Sicuramente se il Donbass fosse riconquistato, sarebbe un grave colpo all’immagine di Mosca“.