Il presidente partenopeo ha parlato ai microfoni di Dazn allo Stadio Maradona, appena ufficializzato lo Scudetto grazie al pareggio di Udine. “Andiamo avanti con Spalletti, ho sempre anticipato i tempi”
La festa è cominciata. Ufficialmente cominciata, stavolta. L’1-1 di Udine rompe gli argini, le ultime scaramanzie, chi poteva segnare se non Osimhen il gol della certezza matematica? Esaltazione ovunque, parte dalla Dacia Arena a arriva a Piazza del Plebiscito, passando per lo Stadio Maradona, dove sono stati allestiti 8 maxischermi per assistere tutti insieme alla partita di stasera.
Aurelio De Laurentiis, petto in fuori, ha parlato con tutto l’orgoglio possibile: “Mi avete chiesto di vincere, lo abbiamo fatto tutti insieme! Grazie, grazie, grazie! Domenica con la Fiorentina tutti qua per la grande festa, grazie ancora a tutti quanti!”. Le successive risposte hanno ripercorso la strada iniziata nel 2004, quando ha prelevato il club dopo il fallimento. La Serie C e la successiva scalata, una tappa dopo l’altra: “Cosa provo ora? Oggi è il coronamento di un’aspettativa che durava da 33 anni. Quando sono arrivato ho detto che ci sarebbero voluti 10 anni per arrivare in Europa. Ho mantenuto la promessa in anticipo. Poi ho detto che ce ne sarebbero voluti 10 per lo Scudetto. E anche qui ci abbiamo messo un paio di anni in meno. Adesso cosa ci manca? Rivincerlo, rivincerlo e rivincerlo. E poi ci manca la Champions…”.
De Laurentiis: “Serva un gruppo senza individualità che remassero contro”
Nessun limite alla provvidenza. Anzi, al progetto: “Questa squadra si era appesantita di responsabilità”, ha continuato De Laurentiis. “Ci voleva una ventata di aria nuova, una capacità di volare in alto come gruppo, senza individualità che remassero come un freno…”. Riferimento a Insigne o a chi altro? “Il progetto non si ferma mai, questo per me è un punto di partenza. E si riparte con Spalletti”. Gli hanno chiesto di Koulibaly, Mertens e Insigne, quanto ci sia anche di loro in questo Scudetto: “Cavani, Lavezzi, Quagliarella, Higuain…”, ha continuato il presidente partenopeo. “Credo che questo Scudetto lo abbiamo costruito in tutti questi anni. Come dicono i francesi ‘je ne rien de regretter’. Non ho nulla da rimpiangere!“.