Lo spogliatoio del Napoli ha parlato dopo lo Scudetto ufficializzato a Udine. Il terzino: “Per la città erano troppi 33 anni senza tricolore”. L’attaccante: “Tutti i bambini in Messico stanno guardando”
Una voce dopo l’altra, tutte festanti. Esaltanti. Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli scudettato, non riesce ancora a crederci: “È un’emozione bellissima, davvero. Dall’inizio abbiamo lottato per raggiungere questo obiettivo, oggi finalmente è arrivato. Siamo contenti, lo Scudetto è super meritato. Non si vinceva da 33 anni, troppi per una piazza come Napoli che vive di calcio. Ogni giorno la città ci ha trasmesso amore e passione, i tifosi anche oggi sono stati incredibili. Sembrava di giocare a Napoli e non a Udine”.
Di Lorenzo ha raggiunto il tricolore fascia al braccio, non ha saltato mezzo passo di quel percorso chiamato gavetta: “Mi sono goduto ogni momento, a Udine abbiamo chiuso nel migliore dei modi. Sto vedendo i filmati di Napoli, ce lo meritiamo noi ma soprattutto i tifosi. Non so se c’è stata una gara in particolare che ora andrebbe ricordata, la crescita c’è stata partita dopo partita, siamo diventati squadra con i risultati che ci hanno fatto aumentare entusiasmo e autostima. Sono senza parole, abbiamo riportato lo Scudetto a Napoli dopo 33 anni. E io sono capitano dello Scudetto dopo Maradona… Essere accostato a lui in questo senso è qualcosa di incredibile, sono senza senza parole. Naturalmente non è il mio Scudetto, è di tutta la gente che ha lavorato con noi per realizzare il sogno. Ci siamo tolti una bella soddisfazione”.
Lozano il primo messicano a vincere lo Scudetto: “Incredibile!”
Irving Lozano, sorriso stampato in faccia, è diventato il primo messicano a vincere la Serie A: “Sono molto felice, è un’emozione incredibile. È molto importante per il mio Paese. Ho ricevuto tantissimi messaggi, continuano ad arrivare anche adesso. I tifosi mi hanno sempre dato forza, per me e la mia famiglia è stato importante. Sono contento”. Ha paragonato Napoli al Messico: “Sì, un po’ si somigliano. La città dà amore completo e totale alla squadra”. Sulle partite disputate all’inizio: “Sono decisioni del mister, noi tutti ci siamo sempre fatti trovare pronti. Il grazie va a ogni giocatore, nessuno credeva in noi all’inizio. Grazie a Dio tutto è andato benissimo”. Gli hanno mostrato i titoli sui siti messicani (“Histórico Azteca in Italia”), hanno esaltato la sua impresa italiana: “Incredibile per me e per tutti i messicani. Tutti i bimbi che vedono il calcio italiano in Messico sanno ora che il sogno è possibile. Qui è incredibile vincere, l’ultima volta c’era Maradona”.