Nonostante alcuni virologi fatichino ad ammetterlo, la pandemia non esiste più. Ora arriva anche la conferma dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
Dopo anni di mascherine, gel per disinfettare le mani, ingressi contingentati, vaccini, Green Pass, lockdown, bollettini medici, conferenze stampa per annunciare tragiche novità e norme che restringevano la libertà personale, è stata ufficialmente messa la parola fine ad una delle pagine più buie della storia. Il Covid 19 è stato ufficialmente battuto. Sconfitto. Una pagina dimenticata.
“E’ con grande speranza che dichiaro chiusa l’emergenza sanitaria globale del Covid 19”, ha affermato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, declassando la pandemia di Covid. L’annuncio, ha però sottolineato Tedros, “non “significa che il Covid sia finito come minaccia per la salute globale”.
Dopo anni di battaglie e di polemiche, il Covid non fa più paura. “Sinora – ha sottolineato Tedros – all’Oms sono stati segnalati quasi 7 milioni di decessi ma sappiamo che il bilancio è molte volte superiore, di almeno 20 milioni”. E nel segno della cautela il dg dell’Oms ha avvertito che “la cosa peggiore che qualsiasi paese potrebbe fare ora” è quella di “abbassare la guardia”.
Sulla stessa linea numerosi virologi, nonostante i numeri (nell’ultimo periodo, raccontino una verità diversa. Che qualcuno ha fatto fatica ad accettare. La fase più violenta, critica e che ha messo in ginocchio il mondo intero, è ormai alle spalle da diverso tempo, come sottolineano molti esperti “Sono contento che l’Oms abbia fatto questo passo avanti di coraggio. Un gesto simbolicamente importante: la pandemia era di fatto finita, ma questo simbolicamente dà piu coraggio alle persone perché sancisce che siamo stati bravi a combattere il Covid e a vincere”. Così Francesco Vaia, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive ‘L. Spallanzani’. “Adesso guardiamo avanti, ci sono ancora cose da fare: soprattutto bisogna prepararsi affinché non si torni mai più indietro”, conclude.
La storia
Tutto iniziò a gennaio del 2020, con le prime infezioni annunciate a Wuhan, in Cina. Nel giro di poche settimane il Covid-19 si diffuse velocemente in tutto il mondo, portando a chiusure e lockdown. Il Governo Conte optò per una chiusura drastica e prolungata (al pari di diversi Paesi europei). A settembre del 2020 si iniziarono a sviluppare i primi vaccini. Dopo il russo Sputnik arrivarono le candidature di Pfizer/Biontech, Moderna, Astrazeneca e Johnson & Johnson. Il 27 dicembre 2020 si celebra il Vaccine day, con la partenza delle inoculazioni su larga scala. Nell’estate 2021 si passa al Green Pass, strumento che genera polemiche e divisioni a non finire. Ora, finalmente, si guarda avanti: l’emergenza è finita. Il mondo della medicina ha deciso di andare oltre l’emergenza. La guerra al Covid è stata ufficialmente vinta