Coppietta violentata, spuntano le prime ipotesi da parte delle forze dell’ordine in merito al possibile stupratore dei minorenni. Gli ultimi aggiornamenti
La città di Latina è ancora sotto shock per quello che è accaduto, pochi giorni fa, ad una giovane coppietta. Entrambi 16enni avevano deciso di appartarsi con la loro minicar. Fino a quando non si sono accorti di una strana presenza. I due riescono a salire in auto ed anche a mettere in moto, ma l’aggressore riesce ad aprire la portiera. Il fidanzatino cerca di reagire ma viene colpito al volto con un violento pugno che gli fa perdere i sensi. Con il naso sanguinante il giovane si sveglia, ma non ritrova più la sua auto e soprattutto la sua fidanzatina.
Momenti di panico, viene lanciato l’allarme si teme il peggio. Vengono avvisate anche le due famiglie. Poi la chiamata della giovane il giorno dopo: quello che ha subito non lo potrà mai più dimenticare. Aggredita e violentata sessualmente. Subito sono iniziate le indagini da parte delle forze dell’ordine. Le stesse che hanno fatto trapelare alcune ipotesi. Quella che convince più di tutti è quella che porta ad un romeno di 30 anni.
Si tratta di un senza fissa dimora. In questo momento è irreperibile, ma si tratta di un volto noto delle forze dell’ordine visto che alle spalle ha altri precedenti penali. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 5 maggio, la ragazza è stata dimessa dall’ospedale ‘Goretti’ di Latina. La giovane avrebbe parlato agli inquirenti. Ricorda poco di quella tragica notte. Ma ricorda esattamente di essere stata anche lei picchiata dal suo rapitore. Lo dimostrano le evidenti ferite riscontrate da parte dei sanitari. Secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera‘, però, spunta una nuova pista.
A rivelarla è la madre del fidanzatino: l’aggressore avrebbe fumato crack davanti ai giovani invitandoli a seguirli dentro un vecchio ufficio. Lì sarebbe avvenuta la prima aggressione al 16enne che è stato pestato. Poi avrebbe costretto la ragazza ad andare con lui. Non è finita qui visto che l’uomo in questione avrebbe utilizzato una auto a sua disposizione e non la minicar. Dopo averla violentata, avrebbe lasciato la ragazza nei pressi della stazione di Latina scalo. Da quel momento in poi si sono perse completamente le tracce da parte dell’aggressore.