Condanna a morte, importante svolta nel Paese visto che è stato ufficializzato lo stop ad una esecuzione. Gli ultimi aggiornamenti in merito a quanto sta accadendo
Arrivano delle importantissime novità direttamente dagli Stati Uniti D’America. In particolar modo dalla Corte Suprema. La vicenda riguarda uno degli argomenti più discussi ed, allo stesso tempo, criticati: ovvero quello della condanna a morte. Nel frattempo, però, arriva una importante novità in merito alla situazione che riguarda un uomo. Si tratta di Richard Glossip. Quest’ultimo è stato condannato a morte in Oklahoma. Sembrava tutto fatto per la sua condanna, fino a quando non è stato deciso di fermare questa esecuzione.
Una decisione che, a dire il vero, era molto attesa. Tanto da far rimanere gli americani con il fiato sospeso. Anche perché, la vicenda di Glossip, aveva attirato l’attenzione non solamente del suo Paese, ma anche in ambito internazionale. Anche perché, in merito a questa vicenda, erano intervenuti un gruppo importante bipartisan di avvocati ed anche del procuratore generale Gentner F. Drummond.
Lo stesso Drummond era entrato in carica nel mese di gennaio. Un rapporto, che gli era stato consegnato dal suo ufficio, ed un altro ancora commissionato da uno studio legale, gli avevano fatti venire molti dubbi. Ovvero che Glossip, indagato per un omicidio avvenuto nel ’97, avesse mai ricevuto un giusto processo. Non è finita qui visto che i pubblici ministeri, a quanto pare, avrebbero privato gli avvocati dell’uomo di avere informazioni importanti su un testimone cruciale. Tanto da non correggere la falsa testimonianza nel caso. Drummond, nelle ultime ore, ha emanato un comunicato ufficiale.
Nello stesso affermava che la condanna a morte, nei confronti dell’uomo, non poteva essere sostenuta. Questo è quello che ha scritto in un amicus brief a sostegno della petizione di Glossip. Proprio questi ultimi avevano chiesto una sospensione immediata della sua esecuzione. La stessa che era prevista per il giorno 18 maggio. Attualmente il colpevole ha 60 anni ed è stato condannato per aver ucciso Barry Van Treese in una stanza del Best Budget Inn di Oklahoma City. Di proprietà della stessa vittima.