Il cambiamento è talmente evidente da necessitare immediatamente di un intervento da parte delle autorità locali e nazionali. Nel giro di poco tempo la differenza è di circa un metro
La Penisola salentina, con il suo caratteristico profilo a forma di stivale che si protende nel mare Adriatico e nello Ionio, sta subendo le conseguenze delle mareggiate che stanno colpendo la costa del Sud Italia. In particolare, a Santa Maria di Leuca, uno dei luoghi più belli e suggestivi della regione, i pescatori locali hanno notato che la scogliera si sta sgretolando e che la Penisola risulta essere più corta di circa un metro rispetto a prima.
Il comune di Castrignano del Capo, che amministra il territorio di Santa Maria di Leuca, ha già avviato un’indagine sulle cause e sull’entità dei danni causati dalle mareggiate, in coordinamento con la capitaneria di porto. L’obiettivo è quello di ridisegnare le mappe geografiche della costa e quantificare i danni subiti. La situazione è stata resa ancora più drammatica dalla notte fra martedì e mercoledì, quando il mare in burrasca ha colpito con particolare violenza la scogliera di Santa Maria di Leuca. In quelle ore, una barca a vela alla deriva sarebbe stata scagliata con violenza contro la parete rocciosa dalla forza delle onde. Fortunatamente, non risultavano persone a bordo.
Tuttavia, la forza delle onde era tale che il relitto non è stato più trovato in zona quando le acque si sono calmate. Solo quando è tornato il sereno è stato possibile notare che il profilo della costa non era più quello di prima. La zona di Punta Ristola, proprio di fronte a Santa Maria di Leuca, è particolarmente esposta alle correnti del mare Adriatico che si scontrano con quelle dello Ionio. Proprio per questo motivo, sotto l’effetto delle raffiche di vento, un muro d’acqua si è abbattuto sugli scogli per ore, erodendo una delle coste più splendide e più visitate del Salento.
Questa costa è infatti punteggiata da grotte profonde, meta di itinerari turistici e immersioni subacquee fra scenari mozzafiato e reperti archeologici sommersi. La situazione è preoccupante e richiede interventi urgenti da parte delle autorità locali e nazionali. Non solo è a rischio il patrimonio paesaggistico e turistico del territorio, ma anche la sicurezza delle persone che frequentano la zona. Occorrono misure preventive e di protezione del territorio per evitare che eventi del genere si ripetano in futuro. La Penisola salentina, con la sua bellezza e la sua unicità, non può permettersi di essere compromessa da eventi naturali che potrebbero essere prevenuti o mitigati.