Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Giornale”
Nel corso della manifestazione, che si è verificata nel pomeriggio di sabato, ha dato un importante segnale. Ovvero quello di avvicinamento tra la Cgil di Maurizio Landini ed il Partito Democratico di Elly Schlein. In merito a questo (e molto altro ancora) ha voluto fare chiarezza il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. Quest’ultimo, in una intervista rilasciata al ‘Giornale‘, ha spiegato che la distinzione tra la rappresentanza sociale e quella politica è un valore assoluto e che non può essere assolutamente negoziabile per il loro fare sindacato. Nel corso dell’intervista ha spiegato che la Cisl ha sempre giudicato i governi solamente per le loro scelte e non per altro.
Il riferimento è al “colore politico“. Poi manda un avviso a coloro che intendono cavalcare la loro protesta sindacale: “Hanno sbagliato di grosso“. Poi invita tutti i politici a partecipare alle loro manifestazioni, ma nel caso in cui non dovessero condividere le loro richieste e pensieri allora dovranno farlo anche in Parlamento. In modo tale da rispettare la loro coerenza e soprattutto l’autonomia del sindacato. Sulla possibile contrapposizione politica che va lontana dai contenuti fa chiarezza: “Questo rischio non lo vedo, non facciamo opposizione politica. Stiamo lavorando sulla base di una piattaforma prettamente sindacale ed unitaria che ha come obiettivo la ripresa di un confronto e di un dialogo stabile e costruttivo con il governo“.
Se la Cgil ha criticato l’impianto del decreto legge che riguarda il Lavoro alla radice, la Cisl ha agito diversamente. Anzi, Sbarra ha fatto presente di aver molto apprezzato il taglio del cuneo a favore dei lavoratori. Quest’ultima è stata dichiarata una misura che dà sollievo ai salari in questa fase molto importante che riguarda l’inflazione. “Si tratta di un segnale positivo, ma potrebbe non bastare visto che stiamo parlando di un provvedimento provvisorio“.
Un provvedimento che, per Sbarra, deve essere rafforzato. In conclusione si è soffermato sulla riforma di voucher e reddito di cittadinanza: “La prima è sbagliata visto che la contrattazione permette tutta la buona flessibilità necessaria. Sul reddito credono che servano decisamente più risorse contro la povertà. L’obiettivo è quello di investire sulle politiche attive”.