Paret-Peintre vince la quarta tappa del Giro d’Italia 2023. Leknessund il nuovo leader visto che Evenepoel è arrivato al traguardo con oltre due minuti di ritardo.
È Paret-Peintre a vincere la quarta tappa del Giro d’Italia 2023. Alle sue spalle Leknessund e Skujins. Da segnalare anche l’ottimo quarto posto di Albanese, lo stesso di ieri, e il quinto di Nicola Conci.
Cambia, come era ipotizzabile, il leader della Maglia Rosa. Evenepoel ha deciso di dare il via libera Leknessud ed ora è il norvegese il nuovo leader anche se il vantaggio continua ad essere minimo nei confronti dei big.
Come era prevedibile alla vigilia, la tappa è partita da subito molto forte con molti ciclisti che hanno cercato la fuga. Primi tentativi che non sono andati a buon fine. Il ritmo è stato sempre alto e nella discesa di Lagopesole il plotone si è andato a dividere in diversi tronconi: a pagarne le conseguenze sono state Evenepoel e Almeida. La Maglia Rosa è riuscita nel giro di qualche chilometro a rientrare con i migliori. Ha fatto più fatica, invece, il portoghese, ma alla fine è riuscito a ricucire. Alla fine la lunga lotta si è risolta quando mancavano poco meno di 100 km: in sette, infatti, sono riusciti a prendere il largo. Si tratta di: Conci, Paret-Peintre, Albanese, Barguil, Leknessund, Skujins e Gebreigzabhier.
Con il passare dei chilometri, la tappa è proseguita senza particolari colpi di scena con il gruppo che non ha lasciato più di 5 minuti ai fuggitivi. Nel finale di tappa i fuggitivi si fanno battaglia e alla fine a spuntarla è Paret-Peintre sul norvegese Leknessund e Skujins. Succede davvero poco, invece, tra i migliori. I big arrivano tutti insieme con oltre due minuti di ritardo ed Evenepoel, come era nelle previsioni, perde la Maglia Rosa.
Questa frazione modifica in parte la classifica generale. Ora Leknessund ha un vantaggio di 28″ su Evenepoel e di trenta proprio sul vincitore della frazione odierna Paret-Peintre. Il migliore degli italiani è Vincenzo Albanese, undicesimo a 1’39” dal leader.
Per Leknessund arriva anche la Maglia Bianca mentre l’Azzurra e la Ciclamino restano sulle spalle rispettivamente di Pinot e del nostro Jonathan Milan.