Precipita dalla finestra della scuola, in gravi condizioni una ragazzina di 13 anni: le forze dell’ordine hanno avviato le prime indagini del caso
La città di Pescara è completamente sotto shock per quanto avvenuto nelle ultime ore di oggi martedì 9 maggio. Il tutto si è verificato poco prima delle ore 09:30. Una ragazzina di 13 anni è caduta dalla finestra della scuola “11 febbraio ’44“, in via strada Colle Pineta. Subito è stato lanciato l’allarme. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118. Gli stessi che hanno portato la ragazzina all’ospedale civile. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali, in un primo momento, pareva che le sue condizioni non fossero assolutamente delle migliori. Si era vociferato che si trovasse in “codice rosso”.
Secondo quanto raccontato dai compagni di classe, pare che la ragazzina avrebbe chiesto alla sua insegnante di prendere una boccata d’aria. Tanto da dirigersi verso la finestra della propria classe. Fino a quando, sotto l’occhio del resto della classe, non è caduta improvvisamente nel vuoto. Tutti sono rimasti sotto shock. Sul posto anche le forze dell’ordine che hanno avviato le prime indagini del caso. Subito sono iniziati gli interrogatori nei confronti dei compagni di classe ed anche della docente che si trovava in aula in quel momento.
La ragazzina sarebbe caduta dalla finestra di un’aula, situata al secondo piano, finendo a terra. Un impatto tremendo, un volo di quasi cinque metri. La giovane, all’arrivo dei sanitari, sarebbe rimasta sempre cosciente. In questo momento si trova all’ospedale civile dove viene sottoposta a vari accertamenti oltre a delle Tac. Per cercare di capire quali traumi abbia riportato. La ragazzina non sarebbe in pericolo di vita. Resta ancora da capire se il suo sia stato un gesto volontario oppure si è trattato di un tragico incidente.
Fino a questo momento i vertici alti dell’istituto non hanno voluto rilasciare alcun tipo di dichiarazione in merito a questa vicenda. Anche perché la massima dirigente scolastica, al momento dei fatti, non si trovava a scuola. All’esterno della struttura sono arrivati moltissimi genitori per chiedere informazioni ai propri figli, dopo che la notizia si era sparsa in un battibaleno. Per i compagni di classe è stato immediatamente disposto il supporto psicologico.