Ladri sono entrati nell’abitazione della campionessa e hanno fatto razzia di tante cose, soprattutto l’oggetto più prezioso. “Ridatemela per favore”
Furto nell’abitazione della campionessa Sara Simeoni a Rivoli Veronese in provincia di Verona. E’ la stessa ex atleta che all’agenzia Agi conferma che i ladri le hanno “purtroppo mi hanno rubato la medaglia olimpica”, quella conquistata alle Olimpiadi di Mosca nel 1980. I ladri sono entrati in casa di Simeoni e del marito Erminio Azzaro, proprio mentre l’ex campionessa olimpica del salto in alto si trovava a Scandiano per la presentazione del suo libro ‘Una vita in alto’. Inizialmente sembrava che i ladri avessero rubato anche le altre due medaglie olimpiche, gli argenti di Montreal 1976 e Los Angeles 1984, ma la Simeoni è riuscita a ritrovarle nonostante l’appartamento fosse letteralmente sotto sopra
.Il furto presso l’abitazione di Sara Simeoni al civico 32 di via Castello a Rivoli Veronese, è avvenuto sabato sera scorso quando assieme al marito Erminio Azzaro si trovava a Scandiano. All’interno della casa non c’era nemmeno il figlio Roberto perché era uscito.
I ladri hanno avuto tutto il tempo per mettere la casa a soqquadro
I ladri hanno avuto tutto il tempo di rovistare ed entrare indisturbati e con tutta la tranquillità del mondo n ogni stanza, trovando oggetti di valore affettivo, quali anelli e collane, e sportivo, soprattutto l’oro conquistato il 26 luglio del 1980 allo stadio Lenin di Mosca in un’edizione dei Giochi particolare perché caratterizzata dal primo grande boicottaggio della storia dei Giochi per via dell’invasione dei sovietici in Afghanistan alla fine del ’79
In quel periodo a Mosca, capitale dell’Unione Sovietica, per via del boicotaggio, non si presentarono tante Nazioni occidentali e l’Italia, che decise solo poche settimane prima di partecipare, era presente senza gli atleti dei gruppi sportivi militari e sotto i colori della bandiera bianca del Comitato Olimpico Internazionale. Sara, che due anni prima si era laureata campionessa europea a Praga con due metri e un centimetro (record del mondo), vinse una gara che fa parte dei momenti più belli dello sport italiano.